Un grave episodio di violenza ha sconvolto Mulhouse, nel cuore dell'Alsazia francese, il 22 febbraio 2025. L'attacco, avvenuto all'interno di una stazione di polizia, ha lasciato il paese in stato di shock. L'assalitore, identificato come un uomo algerino di 37 anni già noto alle autorità per legami sospetti con il terrorismo, ha causato la morte di un 69enne e il ferimento di diversi agenti.
L'attacco si è verificato dopo che il sospetto si è rifiutato di firmare un ordine di sorveglianza giudiziaria presso una stazione di polizia di Mulhouse. Durante l'assalto, ha gridato 'Allah Akbar', seminando il panico tra i presenti. La tragica morte del 69enne portoghese, intervenuto per cercare di fermare l'aggressore, ha sottolineato ulteriormente la brutalità dell'atto. Due agenti della polizia municipale hanno riportato ferite gravi, mentre altri tre hanno subito lesioni meno gravi.
Il Presidente francese Emmanuel Macron non ha esitato a descrivere l'accaduto come un esempio di 'terrorismo islamista', manifestando solidarietà alla famiglia della vittima e condannando fermamente l'attacco. 'Non ci sono dubbi. La solidarietà della nazione è con la famiglia della vittima,' ha dichiarato. Le sue parole sono state rafforzate dal Primo Ministro François Bayrou, che ha aggiunto, 'Il fanatismo ha colpito ancora.'
In seguito all'attacco è stata aperta un'indagine per 'omicidio e tentato omicidio in un contesto terroristico', con i procuratori intenzionati a esaminare minuziosamente il movente dietro l'attacco. Mentre il Sindaco di Mulhouse, Michèle Lutz, ha espresso sgomento descrivendo l'accaduto come 'un orrore che ha avvolto la nostra città', il Ministro dell'Interno Bruno Retailleau si è recato sul luogo per valutare la situazione. Il sospetto, che era in libertà vigilata dal giugno 2024, resta attualmente in custodia.
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