mar, 6 2025
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Un attacco con coltello nel cuore di Mulhouse, in Francia, ha scosso profondamente la comunità internazionale. L'episodio drammatico si è verificato il 22 febbraio 2025 nei pressi di un affollato mercato. L'attentatore, un cittadino algerino di 37 anni, ha seminato il panico aggredendo passanti e poliziotti locali. Il bilancio è tragico: un civile morto e due agenti gravemente feriti.
L'uomo, già registrato nella lista di sorveglianza FSPRT legata al terrorismo, aveva precedenti tentativi di espulsione dalla Francia. Era sotto vigilanza giudiziaria, obbligato a lasciare il Paese (OQTF), ma ancora presente sul territorio francese. Durante l'attacco, ha ripetutamente urlato 'Allah Akbar', un dettaglio che ha indotto le autorità a classificare l'evento come un atto di terrorismo islamico.
Il coraggioso intervento di un civile portoghese di 69 anni è stato purtroppo fatale per quest'ultimo, che ha tentato di fermare la furia omicida dell'attentatore. Due agenti municipali sono rimasti gravemente feriti, uno colpito all'arteria carotide e l'altro al torace. Altri tre poliziotti hanno riportato ferite lievi ma sono fuori pericolo. L'impavido gesto del civile ha permesso alle autorità di intervenire più efficacemente, evitandone potenzialmente ulteriori vittime.
L'Ufficio della Procura Nazionale Antiterrorismo (PNAT) ha immediatamente avviato un'indagine per omicidio e tentato omicidio con intenzionalità terroristica. Il ministro dell'Interno Bruno Retailleau ha criticato la mancata espulsione del sospetto, sottolineando che nel corso degli anni la Francia aveva inoltrato ben dieci richieste di rimpatrio, tutte respinte dall'Algeria.
Il presidente Emmanuel Macron ha fermamente condannato l'azione, definendola un attacco di terrorismo islamico e ribadendo l'impegno del governo francese nella lotta contro tale minaccia. Macron ha sottolineato che la priorità del governo è garantire la sicurezza dei cittadini francesi e contrastare efficacemente il terrorismo in tutte le sue forme.
L'attacco a Mulhouse riaccende il dibattito sulla gestione dei sospetti terroristi e sulle difficoltà di rimpatrio, un problema che continua a mettere a dura prova non solo la Francia, ma anche altri Paesi europei. L'episodio ha sollevato preoccupazioni e chiamato all'azione sia le autorità nazionali che internazionali per rafforzare le misure di controllo e sorveglianza.
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