Quello che doveva essere un normale lunedì di tennis internazionale si è trasformato in una giornata surreale a Madrid. Ai piedi del Manzanares, alle 12:34, luci e speranze si sono spente tutte insieme: un blackout su vasta scala ha mandato in tilt Spagna e Portogallo, cogliendo di sorpresa giocatori, organizzatori e migliaia di tifosi accorsi per l’ATP Madrid 2025.
Le ripercussioni immediate si sono sentite in ogni angolo del complesso. La partita di Matteo Arnaldi, validissima per il terzo turno contro Damir Dzumhur, si è arrestata col ligure avanti 6-3, 3-2, interrompendo un duello che aveva già acceso il pubblico italiano presente sugli spalti. Non è stato l’unico: poco più in là, il bulgaro Grigor Dimitrov e il britannico Jacob Fearnley si sono fermati con Dimitrov sopra 6-4, 5-4. A bordo campo, una spidercam impazzita a causa dell’assenza di corrente ha rischiato di trasformarsi in un pericolo concreto per la sicurezza di atleti e pubblico.
Le problematiche tecniche sono subito diventate ingestibili. Senza energia gli arbitri hanno perso le linee guida elettroniche, fondamentali per assegnare i punti nei momenti dubbi. Il sistema di chiamata automatica delle linee, in una giornata di grandi incontri, si è spento di colpo. L’ATP ha deciso la sospensione di 22 match previsti, rimandando ogni valutazione a quando le condizioni sarebbero tornate sicure.
Nemmeno chi aveva finito la partita è stato risparmiato dai contrattempi. Coco Gauff, fresca di passaggio ai quarti dopo il successo su Belinda Bencic (6-4, 6-2), ha visto il suo microfono zittirsi sul più bello proprio durante l’intervista post-match. I giornalisti non sono riusciti a raccogliere che poche parole prima del black-out totale. Per gli spettatori, il percorso verso le uscite si è trasformato in un’avventura a tentoni, tra corridoi completamente al buio e servizi interrotti, dal bar alle toilette.
Lo stop forzato ha costretto gli organizzatori a stravolgere il programma del martedì, che si annuncia ora fittissimo e pieno di incognite. Le superstar del torneo dovranno scendere in campo senza il consueto giorno di recupero. Occhi puntati sulla sfida tra Alexander Zverev e Francisco Cerundolo, insieme a quella tra Alex de Minaur e Denis Shapovalov, chiamati a recuperare le emozioni che il blackout ha represso. Da capire come reagiranno i sistemi elettronici e l’atmosfera dentro e fuori dal campo, già provata dalla giornata di caos.
Il blackout ha lasciato il segno anche sull’immagine di un evento che si presentava come la vetrina della tecnologia tennistica europea. In poche ore, il fascino degli effetti speciali e delle telecamere volanti si è scontrato con la realtà più semplice: senza elettricità, anche il tennis dei super professionisti torna simile a quello delle piazze cittadine, interrotto dalla natura stessa. I tennisti italiani, Arnaldi in testa, sono ora in attesa di una nuova occasione per brillare. Le loro racchette, almeno fino alla prossima riaccensione delle luci, restano in pausa.
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