Ti sei mai chiesto come si decide il vincitore di una partita di tennis guardando una controversa decisione al limite del match? Non è solo questione di colpi spettacolari: dietro ogni risultato c'è un rigido sistema di punteggio, regole precise e, a volte, la tecnologia più avanzata. Qui scopriamo passo passo cosa conta, quali sono le situazioni che possono ribaltare l’esito e chi ha l’ultima parola sul campo.
Partita di tennis è una competizione strutturata in punti, giochi, set e infine il match finale. Un punto rappresenta il singolo scambio di colpi che termina con la perdita della palla da parte di uno dei due giocatori. Quando un giocatore raggiunge quattro punti con almeno due di differenza (0, 15, 30, 40), vince il gioco una delle unità di conteggio più piccole, composta da una serie di punti.
Set di solito si compone di almeno sei giochi vinti con due di scarto (es. 6‑4). Il match, invece, può essere al meglio dei tre o dei cinque set, a seconda del torneo. Quindi, per stabilire il vincitore, bisogna controllare prima se un giocatore ha raggiunto il numero richiesto di set.
Quando il punteggio di un gioco arriva a 40‑40, si entra nella fase di deuce situazione di pareggio in un gioco in cui entrambi i giocatori hanno 40 punti. Da lì, il giocatore che segna il punto successivo guadagna il vantaggio stato di supremazia temporanea: se vince il punto successivo chiude il gioco, se perde torna al deuce. Questo meccanismo assicura che un gioco non possa concludersi con una sola differenza di punto, mantenendo la tensione fino al punto decisivo.
Se i due giocatori arrivano a 6‑6 in un set, la regola prevede l’attivazione del tie‑break un mini‑gioco che decide il vincitore del set con un conteggio a punti singoli. Il primo che raggiunge 7 punti con due di scarto vince il tie‑break e, quindi, il set 7‑6. In tornei del Grande Slam maschile, il quinto set può invece non prevedere il tie‑break (fino al 2022), ma dal 2023 la maggior parte dei tornei adotta il tie‑break anche al quinto set per limitare la durata.
Caratteristica | Set tradizionale | Tie‑break |
---|---|---|
Punteggio minimo per vincere | 6 giochi con scarto di 2 | 7 punti con scarto di 2 |
Durata tipica | 15‑30 minuti | 3‑7 minuti |
Servizio iniziale | Alternative per ogni gioco | Primo servizio al giocatore 1, poi alterna ogni 2 punti |
Uso nei tornei | Standard in tutti i set tranne il quinto in alcuni Grand Slam | Attivato al 6‑6 di un set; obbligatorio al quinto set in molti eventi dal 2023 |
Il tie‑break è quindi il “cancello di emergenza” che evita set eterni e permette una decisione rapida ma comunque basata su abilità di servizio e risposta.
L’arbitro responsabile principale della conduzione del match e della verifica del punteggio seduto sul lato del campo è l’autorità finale. I giudici di linea segnalano se la palla è dentro o fuori; quando viene contestata una chiamata, l’arbitro può chiedere la revisione al Hawk‑Eye sistema di tracciamento video a 3D che ricostruisce la traiettoria della pallina per verificare le decisioni.
Il giocatore può richiedere un limite di sfide (di solito tre per set). Se la revisione conferma il giudizio originale, la sfida è persa; se la revoca, la sfida non viene conteggiata. Questo meccanismo riduce gli errori umani e rende più trasparente il processo decisionale.
Il regolamento prevede diverse casistiche che possono influire sul risultato finale:
Queste regole garantiscono che, anche in situazioni insolite, il vincitore sia determinato in modo equo e verificabile.
Il deuce è la situazione di pareggio 40‑40 in un gioco. Da lì, il giocatore deve vincere due punti consecutivi per chiudere il gioco: il primo punto porta al vantaggio, il secondo al game.
Al 6‑6 di un set si attiva il tie‑break. Il primo a 7 punti, con almeno due di scarto, vince il tie‑break e quindi il set 7‑6. Il servizio inizia con un punto del giocatore che ha servito per primo nel gioco successivo, poi si alterna ogni due punti.
Di solito ogni giocatore ha tre sfide per set. Se la sfida conferma la decisione originale, la sfida viene persa; se la revoca, la sfida resta intatta.
Il ritiro comporta la vittoria immediata dell’avversario, indipendentemente dal punteggio al momento dell’interruzione.
Nel set tradizionale il vincitore deve arrivare a 6 giochi con scarto di due, senza tie‑break al quinto set (come a volte avveniva nei Grand Slam). Con il tie‑break al quinto set, la partita si chiude al 7‑6, riducendo il rischio di set eterni.
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