Elezioni a Monfalcone: il debutto di Italia Plurale scuote la scena politica locale

Elezioni a Monfalcone: il debutto di Italia Plurale scuote la scena politica locale apr, 16 2025 -0 Commenti

Le elezioni comunali del 2025 a Monfalcone costituiscono un punto di svolta nella politica locale, marcato dall'apparizione di *Italia Plurale*, la prima lista politica in Italia composta esclusivamente da candidati musulmani. Guidata dal senegalese Bou Konate, un ingegnere con un passato nel consiglio comunale, la lista mirava a rappresentare l'ampia comunità di immigrati che vive in questa cittadina del Friuli-Venezia Giulia, dove circa un terzo dei 30.000 abitanti è costituito da stranieri.

Tra le figure di spicco della lista spiccano Jahirul Islam, un imprenditore bangladese, e altri professionisti provenienti da background diversi, tutti motivati dall'esigenza di dare voce alle minoranze spesso marginalizzate della città. La nascita di *Italia Plurale* è stata una risposta diretta alle politiche considerate escludenti della precedente amministrazione guidata da Anna Maria Cisint del partito della Lega. Sotto il suo mandato, erano stati attuati divieti contro burkini e attività culturali e religiose musulmane, alimentando accuse di islamofobia.

La campagna elettorale non è stata priva di tensioni. Un episodio rilevante ha visto un'elettrice musulmana, indossando il niqab, inizialmente bloccata al seggio per questioni legate alla visibilità del volto sulla carta d'identità, riflettendo le difficoltà culturali ancora presenti.

La risposta politica e i risultati elettorali

Nonostante l'attenzione mediatica che la lista ha suscitato a livello nazionale, i risultati non sono stati all'altezza delle aspettative di cambiamento. *Italia Plurale* ha raccolto soltanto 343 voti, pari al 2,94%, mentre il candidato del centrodestra, Luca Fasan, ha trionfato con un impressionante 70,87%, sostenuto da una coalizione che includeva la Lega e Fratelli d'Italia. Questa vittoria ha consolidato la preminenza del centrodestra nella regione.

Le reazioni alla lista non sono mancate: figure politiche di destra, come la stessa Cisint, hanno descritto *Italia Plurale* come una minaccia all'identità italiana. Al contrario, il centro-sinistra, attraverso rappresentanti come Diego Moretti, ha criticato l'approccio della lista ritenendolo eccessivamente etnico e divisivo.

L'esperienza di questa tornata elettorale sottolinea le sfide che l'Italia deve affrontare nell'integrazione delle comunità immigrate, specialmente in poli industriali come lo stabilimento Fincantieri di Monfalcone, che impiega numerosi lavoratori bangladesi. Sebbene il risultato di *Italia Plurale* suggerisca un impatto immediato limitato, la sua presenza nel panorama politico riflette un'accresciuta consapevolezza e desiderio di rappresentanza tra le popolazioni immigrate in Italia.

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