Il Ruolo della Cina di Xi Jinping nella Risoluzione del Conflitto in Ucraina

Il Ruolo della Cina di Xi Jinping nella Risoluzione del Conflitto in Ucraina mar, 23 2025 -0 Commenti

Con l'avvicinarsi del terzo anniversario dell'invasione russa in Ucraina, occhi puntati sulla Cina e sul possibile ruolo che potrebbe ricoprire nella risoluzione del conflitto. Negli ambienti occidentali, c'è spesso la percezione che Pechino, sotto la guida ferma di Xi Jinping, funzioni come un importante supporto economico e diplomatico per Mosca. Però ufficialmente, la Cina sostiene una posizione di neutralità, promuovendo una risoluzione politica del conflitto.

Nel corso degli ultimi anni, la Cina ha proposto un piano di pace in quattro punti, cercando di posizionarsi come potenziale mediatore. Tuttavia, ha rifiutato l'invito da parte dell'Ucraina a partecipare a un summit di pace a gennaio 2023, citando condizioni non soddisfatte. Questa mossa ha sollevato diverse domande sul reale impegno cinese verso una risoluzione pacifica.

La Diplomazia Cinese e il Contesto Internazionale

Una delle chiavi per comprendere la posizione della Cina risiede nei suoi recenti sforzi diplomatici. Alla Conferenza di Sicurezza di Monaco, Wang Yi, rappresentante cinese, ha posto l'accento sul ruolo della Cina nella costruzione di un mondo multipolare. Questa visione si contrappone alla retorica più aggressiva dell'amministrazione Trump, la quale, con le sue azioni a volte divisive, paradossalmente aiuta Pechino a presentarsi come forza stabilizzatrice.

Nonostante le mosse diplomatiche, la Cina è stata sospesa dalle negoziazioni di pace iniziali. Sembra adottare un approccio 'wait-and-see', allineandosi con le nazioni del BRICS e scegliendo l'opzione dell'astensione in votazioni chiave dell'ONU, come quella che condanna l'aggressione russa.

Il comportamento di Trump in ambito internazionale, caratterizzato da un filo diretto con Putin e azioni come il distaccamento dal voto dell'ONU rispetto agli alleati europei, tende, seppur involontariamente, a giocare a favore della strategia diplomatica cinese. L'astensione della Cina nella risoluzione ONU, insieme ad altre 64 nazioni inclusi membri del BRICS, sottolinea un desiderio di mantenere una posizione che non li vincoli troppo sul piano internazionale, conservando così la flessibilità geopolitica.

Alla fine, la Cina continua a camminare su una linea sottile: da un lato, non allontanandosi troppo da Mosca con azioni che potrebbero compromettere la sua alleanza; dall'altro, cercando un equilibrio che le consenta di essere vista come una nazione capace di mediare e sostenere la stabilità globale.

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