feb, 20 2025
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La sfida tra PSV Eindhoven e Juventus si è rivelata un emozionante confronto di Champions League, culminato con la vittoria del PSV per 3-1 ai tempi supplementari. Il protagonista indiscusso della serata è stato Noa Lang, che ha guidato la squadra olandese superando con la sua energia e abilità creativa le difficoltà nella zona offensiva della Juventus.
Lang si è distinto fin dal primo tempo per la sua influenza positiva sulla squadra. Al 53° minuto, ha offerto un assist decisivo a Ivan Perisic per il goal del pareggio che ha riaperto il match. Ma Lang non si è fermato lì; ha continuato a mettere sotto pressione la difesa bianconera con tiro pericolosi ed incursioni che hanno fatto vacillare gli avversari.
Nonostante la temporanea rimonta juventina con il gol di Timothy Weah al 63°, il PSV non si è dato per vinto. Lang è rimasto una minaccia costante, mentre la Juventus faticava a mantenere il vantaggio. La confusione tattica del tecnico Thiago Motta è stata evidente con sostituzioni che, invece di rafforzare la squadra, hanno finito per indebolirla. Cambiaso e Mbangula sono stati ritirati troppo presto, lasciando buchi nel sistema difensivo.
Sul fronte opposto, la mancanza di incisività della Juventus è stata palese. Kolo Muani ha avuto una notte difficile, non riuscendo a lasciare il segno, mentre Vlahovic ha sciupato una ghiotta occasione nei supplementari. Il ritmo concitato del PSV, culminato con i gol di Saibari e Flamingo, ha ribaltato il vantaggio accumulato dai bianconeri nel match di andata, finendo la partita sul 4-3 complessivo per gli olandesi.
La prestazione di Noa Lang non solo ha messo in risalto il divario tra le due squadre, ma anche i limiti delle scelte di Motta in una notte che segna l'eliminazione della Juventus dalla competizione europea. Una sconfitta che inviterà il club torinese a riflettere sulle strategie future e su come migliorare per competere al massimo livello.
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