Migliori Racchette da Tennis per Iniziare: Guida Completa e Consigli Pratici

Migliori Racchette da Tennis per Iniziare: Guida Completa e Consigli Pratici lug, 24 2025 -0 Commenti

Hai mai provato a impugnare una racchetta da tennis per la prima volta? È un momento che divide tra chi sogna il primo rovescio alla Federer e chi si domanda solo come riuscire a prendere la pallina. Quello che forse non si dice mai abbastanza è che la scelta della racchetta, per un principiante, conta più di quanto immagini. Non è solo una questione di marca o di prezzo: dietro una racchetta c’è un universo fatto di peso, bilanciamento, materiali, corde e dettagli che fanno la differenza tra serate di divertimento o dolori al braccio il giorno dopo. E no, non ti serve la stessa racchetta che usa Djokovic per sentirti parte del gioco – almeno non subito. Vediamo come orientarsi senza buttare soldi e con meno errori possibili, magari scoprendo qualche curiosità che può fare davvero la differenza fin dal primo 15.

Caratteristiche Essenziali di una Racchetta per Principianti

Partire in quarta con una racchetta tecnica da professionista sembra una buona idea, ma rischia di farti perdere il gusto delle prime partite. Per chi non ha mai preso in mano una racchetta, serve qualcosa di leggero, con una testa bella grande e una struttura capace di perdonare colpi mancati o imprecisi. La regola d’oro? Più l’ovale (la parte incordata della racchetta) è ampio, più ampia è anche la "zona buona" dove la pallina deve colpire, detta sweet spot. E qui nasce il primo consiglio pratico: punta su racchette con piatto corde tra 100 e 110 pollici quadrati. Lo sweet spot grande aiuta a rimandare la pallina dall’altra parte della rete anche se il movimento non è perfetto.

Il peso è fondamentale: una racchetta pesante sembra dare più potenza, ma all’inizio diventa solo fonte di stanchezza e rischi per polso e spalla. Istruttori e negozianti confermano che il peso ideale per chi inizia è tra i 250 e i 285 grammi (senza corde). Un modello leggero ti aiuta a imparare il gesto e a colpire la palla senza sforzi inutili. Racchetta tennis leggera significa anche meno vibrazioni e meno fastidi, soprattutto all’avambraccio, che magari ti servono nel tuo lavoro o per sollevare il tuo gatto (io con Nilo non voglio rischiare un gomito del tennista prematuro!).

Un altro dettaglio sottovalutato: il bilanciamento. Una racchetta bilanciata verso la testa aiuta a spingere la palla, ma può risultare troppo impegnativa per chi deve ancora coordinare il movimento. Per i principianti, meglio un bilanciamento neutro o leggermente verso il manico, in modo da avere più controllo nei colpi e capire meglio come si muove l’attrezzo. E per le impugnature? Punta su quelle "mid size" o standard, che si adattano bene a mani di ogni dimensione. Prendila in mano prima di comprare e chiudi la presa: se tra le dita e il palmo resta lo spazio per un dito, hai la misura giusta.

Il materiale? Oggi si trovano racchette di grafite composita, alluminio o addirittura materiali ibridi con un’anima in gomma o materiali anti-shock. Evita i vecchi modelli di legno, simpatici da vedere ma scomodi: le nuove tecnologie aiutano a imparare più facilmente. Una curiosità: molte aziende disegnano modelli entry level ispirati ai campioni, ma con materiali e struttura più accessibili. Quindi puoi trovare una “Babolat Pure Drive Lite”, ispirata ai professionisti, ma adattata alle esigenze di chi inizia.

I Modelli Più Consigliati e Cosa Evitare

Chiedi a dieci amici e ti troverai dieci marche diverse. Tra test, opinioni e chiacchiere negli spogliatoi, i nomi più gettonati restano Wilson, Babolat, Head, Prince e Dunlop. Per quanto sembri banale, i modelli "Lite" o "Team" di queste aziende sono pensati proprio per i newbie. Giusto qualche esempio? La Wilson Clash 100L è una delle più versatili: grande piatto corde, super leggera (280g), antivibrazione e con un’estetica niente male. Un’altra scelta sicura è la Head Radical Lite, con controllo notevole, comfort e maneggevolezza anche dopo una sessione di allenamento "di fuoco". E la Babolat Boost Drive? Super consigliata, soprattutto per chi ha un budget contenuto ma non vuole rinunciare alla qualità. Prezzo aggressivo, struttura in grafite, sweet spot ampio e pesa meno di 270g.

Da evitare? Tutte quelle racchette cheap non incordate delle grandi catene "tutto a 10 euro". Più che aiutare, rischiano di farti venire il mal di braccio dopo venti colpi. Diffida anche da chi ti rifila la racchetta pesante del papà in cantina: quei modelli nati nei primi anni ‘90 con legno e ferro possono anche sembrare vintage e cool, ma non sono pensati per le esigenze di chi inizia. Fai attenzione alle racchette troppo lunghe – il formato standard è 68,6 cm per adulti. Più lunga equivale a più potenza, ma tenere la racchetta salda e muoverla correttamente diventa più difficile.

Un errore tipico dei principianti è scegliere la racchetta solo in base all’estetica. Sì, è vero, le Babolat azzurre sono bellissime, ma se hanno una rigidità alta rischi che il braccio ne paghi subito le conseguenze. Invece le racchette con profilo più spesso e materiali "morbidi" riducono le vibrazioni e proteggono i muscoli inesperti. Infine, prendi sempre una racchetta già incordata (almeno per i primi mesi): non dovrai pensare di cambiare le corde ogni settimana e puoi concentrarti solo sulla tecnica di base.

Come Capire se una Racchetta è Quella Giusta per Te

Come Capire se una Racchetta è Quella Giusta per Te

Ok, hai il budget e hai davanti diversi modelli, ma come capire quale senti davvero nelle tue corde (e nelle tue mani)? Il modo migliore resta provarla. Spesso i negozi specializzati danno la possibilità di "testare" la racchetta sul campo o almeno in uno spazio dedicato. Lì puoi percepire subito se la senti maneggevole, se pesa troppo o se ti sembra ingombrante. Un trucco: prendi la racchetta e simula il tuo colpo di dritto e rovescio. Se riesci a farlo senza fatica né rigidità sul polso o sulla spalla, sei a buon punto.

I rivenditori più seri ti chiederanno anche la misura del grip. Ti serve un metodo pratico? Tieni la racchetta come faresti normalmente, appoggia l’indice della mano sinistra tra il palmo destro e le dita della mano destra (cioè tra l’anulare e la base del pollice). Se ci sta senza sforzi, la misura è perfetta. In più, considera sempre il tipo di gioco che hai in testa: se punti a imparare subito colpi di base e vuoi sicurezza, cerca una racchetta che favorisca il controllo; se tiri a spingere ogni palla, punta su un modello con l’ovale grande e il profilo più spesso.

Non sottovalutare nemmeno le corde. In alcuni negozi puoi scegliere il tipo di incordatura (simmetrica, 16x19, 18x20): per chi inizia, meglio una tensione bassa (tra i 22 e 24 kg) per dare più spinta senza esagerare. Si tratta di dettagli che, se ignorati, possono trasformare una racchetta promettente in una tortura già dopo la prima ora. Un consiglio sempre valido: una racchetta troppo rigida trasmette più vibrazioni al braccio e costa cara ai principianti. Scegli modelli con tecnologie anti-shock già integrate, anche nelle versioni base.

Magari non tutti sanno che tanti appassionati, all’inizio, si perdono dietro le racchette dei campioni. È naturale voler imitare il proprio idolo, ma nessun professionista ha cominciato con una racchetta professionale: la progressione è la chiave. Quindi, anche se sogni la Pure Aero di Nadal, meglio aspettare di aver macinato un po’ di campi prima di fare il grande salto.

Consigli Extra e Curiosità per Chi Inizia

Accettalo: la racchetta non farà tutto il lavoro da sola. Tecnica e allenamento contano più di qualsiasi attrezzo, ma scegliere la base giusta può evitare dolori e aiutarti ad appassionarti fin da subito. Un dato curioso: la maggioranza dei tennisti amatoriali che abbandonano dopo i primi mesi lo fa perché ha cominciato con una racchetta sbagliata, troppo rigida, pesante o inadeguata alla propria forza fisica.

Se prendi lezioni di tennis, chiedi sempre al maestro di provare qualche attrezzo diverso. Spesso i club tengono alcune racchette "test" proprio per i nuovi iscritti. Altrimenti, chiedi agli amici di farti provare più modelli, osservando quanto ti stanchi dopo venti o trenta scambi di fila. La differenza la senti subito sul braccio, sulla velocità di reazione o semplicemente nel comfort. C’è chi si dimentica di controllare periodicamente la tensione delle corde. Una corda troppo molle non restituisce la palla come vorresti, una troppo tesa ti costringe a forzare ogni movimento. La manutenzione deve diventare una piccola routine, almeno ogni 3-4 mesi, anche se giochi poco.

Molti pensano che costi chissà quale fortuna cominciare a giocare a tennis. Per una racchetta entry level di buona qualità bastano dai 70 ai 130 euro, completa di corde e copertura. Si trovano anche ottime offerte online, ma attenzione ai siti sospetti: se il prezzo sembra troppo bello per essere vero, probabilmente è una replica o un fondo di magazzino d’annata.

Un ultimo consiglio "da umana": non ti fissare sui giudizi online senza provare di persona. Ognuno ha una sensazione diversa tra mano, braccio e polso. Diffida anche dei forum dove si danno consigli estremi senza conoscere la tua esperienza. Tutti i grandi tennisti sono passati da una racchetta "base", imparando a sentire la palla sulle corde. La comodità, la leggerezza e la facilità di gioco vengono prima di tutto.

Domande Frequenti su Racchette e Prime Volte in Campo

Domande Frequenti su Racchette e Prime Volte in Campo

Voglio toccare alcune delle domande che ricevo più spesso dagli amici e dai genitori degli aspiranti tennisti. “Serve davvero una racchetta diversa per bambini?” Sì: esistono racchette junior più corte (da 23 a 26 pollici) che aiutano ad abituarsi ai movimenti giusti. Non cadere nella trappola della racchetta "da adulto" solo perché il bambino sembra già alto abbastanza: la proporzione conta più dell’età.

“Che differenza c’è tra racchette in alluminio e grafite?” Praticamente tutta la differenza del mondo: quelle in alluminio costano meno, sono resistenti agli urti ma trasmettono più vibrazioni. Le grafite (o carbonio misto) sono più leggere, assorbono meglio le vibrazioni e ti proteggono dagli acciacchi. Per chi vuole iniziare col piede giusto, la grafite vince quasi sempre.

“Una racchetta più costosa fa davvero la differenza?” Fino a un certo punto. Oltre i 200 euro si paga il marchio, i dettagli tecnici e le tecnologie più evolute, che magari non userai per almeno due o tre stagioni. Investi nella qualità, ma senza strafare: una buona via di mezzo è la scelta migliore almeno per i primi due anni.

“E se gioco sporadicamente, vale la pena prendere una racchetta?” Sì, perché una racchetta appropriata ti stimola a tornare in campo con piacere. Oltre a tutto, puoi anche prestar la ad amici e parenti: le racchette per principianti sono sempre adattissime per chiunque voglia divertirsi senza pretese tecniche.

Per finire, ricordati che ogni racchetta ha bisogno di un po’ di manutenzione. Occhio al grip, che deve essere sempre pulito e non troppo consumato, e alle corde, da sostituire prima che perdano elasticità. La racchetta giusta diventa una compagna di gioco: trattala bene, magari impostando una "routine pre-gioco" come fanno i grandi del circuito. Magari non ti porterà subito la Coppa Davis, ma almeno eviti crampi e frustrazioni inutili!

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