Ping pong: una partita finisce a 6? Regole ufficiali 2025 su punteggio e set

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Domanda secca: può finire a 6 un set di ping pong (tennistavolo)? La risposta breve è no, non in partite ufficiali. Il set finisce a 11, con due punti di scarto. Però capisco da dove nasce il dubbio: tornei amatoriali, allenamenti, format speciali… e a volte qualcuno al tavolo insiste che “si arriva a 6”. Qui mettiamo ordine, con regole aggiornate al 2025, esempi chiari e una mini-checklist per non sbagliare più punteggio, nemmeno sotto pressione.

Se giochi in Italia in un campionato FITeT o segui le norme ITTF, le regole sono le stesse: set a 11, si alternano due servizi a testa, e dal 10-10 si va a vantaggio con un servizio a punto. Tutto il resto rientra in varianti locali o da allenamento. Al circolo qui a Parma lo vedo spesso: si parte per scaldarsi con mini-set a 6 o 7 per fare più rotazioni di gioco. Ma quando conta, si torna al regolamento ufficiale.

Per chi ha fretta, qui sotto trovi la sintesi. Poi passiamo a come si conta bene, cosa cambia in doppio, quando entrano in gioco eccezioni come l’“expedite”, e perché qualcuno tira fuori il famigerato 6.

Sintesi rapida (TL;DR)

  • No, una partita (un set) di ping pong ufficiale non finisce a 6: si gioca a 11 con due punti di scarto (ITTF 2025; FITeT 2024/25).
  • Il set può finire 11-9, 12-10, 14-12… mai 11-10. Serve sempre un margine di due.
  • Il servizio è a turni di 2; dal 10-10 si serve a turni di 1. In doppio si alternano anche le risposte.
  • Il 6 compare solo in formati brevi da allenamento o tornei social; non è standard ITTF.
  • Match al meglio di 5 o 7 set. Nell’ultimo set si cambia lato quando un giocatore raggiunge 5 punti.

Regola memorizzabile: 11-vince-con-2. Se un punto non rispetta questo schema, c’è un errore nel conteggio.

Regole ufficiali 2025: quando finisce un set a tennistavolo

Le regole ufficiali vengono dall’ITTF (International Table Tennis Federation) e sono recepite in Italia dalla FITeT. Nel 2025, il cuore delle norme sul punteggio è invariato rispetto agli ultimi anni.

  • Vittoria del set: vince chi per primo segna 11 punti con almeno due punti di scarto. Fonte: ITTF, Laws of Table Tennis 2025.
  • Deuce: se si arriva 10-10, si prosegue finché uno dei due va avanti di due (12-10, 13-11, 15-13…).
  • Turno di servizio: due servizi a testa; dal 10-10, un servizio ciascuno.
  • Match format: in tornei e campionati si gioca spesso al meglio di 5 set (first to 3) o al meglio di 7 (first to 4).
  • Cambio campo: dopo ogni set; nel set decisivo, si cambia lato quando un giocatore ottiene 5 punti.

Perché non più a 21? Prima del 2001 i set si giocavano a 21. L’ITTF ha riformato il gioco per alzare ritmo e spettacolo: set più corti, scambi più intensi, partite più televisive. Da allora, l’11 è lo standard mondiale.

Chi arbitra o chi gioca deve conoscere il quadro completo. In doppio, per esempio, non cambia la fine del set, ma cambia la sequenza di servizio e risposta: si serve a coppie alternate e si risponde alternando i colpi tra i due compagni. In caso di dubbio, il riferimento è il regolamento tecnico FITeT aggiornato alla stagione 2024/25, allineato con l’ITTF 2025.

Nota pratica: se stai segnando il punteggio, evita di dire “11-10 fine” per abitudine. Non esiste. Se senti dichiarare fine set su 11-10, fermati e correggi: quel risultato non chiude il set.

Eccezioni, formati brevi e perché a volte si parla di “6”

Eccezioni, formati brevi e perché a volte si parla di “6”

Il numero 6 non è un traguardo ufficiale, ma compare in tre contesti:

  1. Allenamento: coach e giocatori usano mini-set a 5, 6, 7 o 9 per lavorare su focus, inizi aggressivi, o situazioni di vantaggio breve. È un esercizio, non una regola da gara.
  2. Social/tornei rapidi: circoli organizzano gironi lampo con “primo a 7” o “primo a 6” per far giocare tutti. Si concorda prima e vale per quel torneo.
  3. Confusione con il cambio di lato: nel set decisivo si cambia tavolo quando un giocatore arriva a 5. Qualcuno lo ricorda come “quando arrivi a 6 si cambia/si chiude”, ma è solo un ricordo sbagliato. Si cambia a 5, non a 6, e il set finisce comunque a 11.

E l’“expedite system”? È una regola che entra se uno scambio prolungato porta il set oltre un certo tempo (in genere 10 minuti di gioco effettivo) o su accordo: da lì, il servizio alterna a ogni punto e il ribattitore vince il punto se la palla viene rimessa 13 volte senza che il battitore chiuda lo scambio. Anche così, il set si chiude solo quando qualcuno arriva a 11 con due di scarto.

Un’altra variante che potresti incontrare è il TTX (Table Tennis X), format promozionale con gare a tempo. Anche lì non si parla di “arrivare a 6”: si contano i punti nel tempo disponibile. Curioso, dinamico, ma separato dal circuito ITTF standard.

Infine, i tornei con handicap: il giocatore più forte parte in svantaggio (es. -4). Lo scopo è bilanciare i livelli. Non tocca la regola d’oro: si gioca sempre fino a 11 con due di scarto, ma si parte da un punteggio “non zero”.

Se senti proporre “chi arriva a 6 ha vinto”, chiedi: “Stiamo facendo un mini-set da allenamento o è una gara regolamentare?”. Chiarezza prima di iniziare e non avrai bracci di ferro a metà set.

Esempi, checklist e tabella pratica del punteggio

Ecco come si conta bene senza inciampi. Questa sezione funziona come una piccola guida da tenere accanto al tavolo. Io la uso anche quando arbitro partite dei ragazzi: toglie discussioni e fa scorrere tutto.

Esempi rapidi

  • Set chiuso a 11-9: fine set. Scarto 2, ok.
  • Set a 11-10: non basta. Si continua. Se il punto dopo lo prende chi è già a 11, va 12-10 e chiude.
  • Set a 10-10: si entra in vantaggi. Servizio uno a testa. Sequenza possibile: 11-10 (non chiude), 11-11, 12-11, 13-11 (chiude).
  • Set decisivo (es. 5° o 7°): si cambia lato quando uno arriva a 5. Se il punteggio arriva al 10-10, valgono le stesse regole dei vantaggi.
  • Doppio: il servizio ruota tra giocatore A1, poi B2, poi A2, poi B1 (esempio standard). Il set si chiude comunque con lo stesso criterio degli 11 con scarto 2.

Come tenere il punteggio: passaggi chiari

  1. Decidi chi serve per primo (monetina, sorteggio, o scelta regolamentare pre-match).
  2. Conta a voce alta i punti dopo ogni scambio (“3-2” e poi “servizio a Tizio”).
  3. Ricorda i due servizi a testa. Al 10-10, passa a un servizio per giocatore.
  4. Controlla lo scarto: quando qualcuno arriva ad almeno 11 con due punti di vantaggio, chiudi il set.
  5. Dopo il set, segna il punteggio del set completo (es. 11-9) e passa al successivo. Nel set decisivo, cambia lato a 5.

Errori tipici da evitare

  • Chiudere a 11-10: non esiste. Devi arrivare a 12-10 o oltre.
  • Dimenticare l’alternanza dei servizi al 10-10: va uno a testa, non più due.
  • Saltare il cambio lato a 5 nel set decisivo.
  • In doppio, non rispettare l’ordine di risposta: genera confusione e punti rigiocati.
  • Non chiarire prima del match il format (al meglio di 5 o 7): fonte di discussioni a metà incontro.

Tabella di confronto dei formati più comuni

Formato Obiettivo punti Scarto richiesto Servizio Uso tipico Note
ITTF/FITeT ufficiale 11 2 2 a testa; dal 10-10, 1 a testa Tornei, campionati Set decisivo: cambio lato a 5
Pre-2001 (storico) 21 2 5 a testa; dal 20-20, 1 a testa Archivio/regole storiche Non usato nei tornei odierni
Mini-set allenamento 5, 6, 7, 9 2 (spesso) Concordato Allenamento, warm-up Non ufficiale
TTX (a tempo) N/A (a tempo) N/A Regole TTX Eventi promozionali Non sostituisce ITTF standard
Torneo con handicap 11 2 2 a testa; dal 10-10, 1 a testa Amatoriale Si parte da +/− punti, ma si chiude a 11 con scarto 2

Una scorciatoia mentale utile: se non stai in allenamento con regole concordate, pensa sempre “11 e due punti di scarto”. Questa ancora mentale ti evita il 99% degli errori sul punteggio tennistavolo.

FAQ e prossimi passi

FAQ e prossimi passi

Domande che saltano fuori ogni volta che sali al tavolo. Risposte brevi, verificabili, e pronte da usare.

  • Si può chiudere un set a 6? No, non in gare ufficiali ITTF/FITeT.
  • Si gioca a 11 o a 21 oggi? A 11. Il 21 è storia pre-2001.
  • Quando cambio servizio? Ogni 2 punti; dal 10-10, ogni punto.
  • In doppio chi risponde? Si alternano risposta e colpi tra i compagni: chi riceve sul primo servizio non può ricevere sul successivo della stessa sequenza.
  • Posso concordare set a 7 al parco? Certo, se tutti sono d’accordo. Ma non chiamarlo “regola ufficiale”.
  • Cos’è l’expedite? Una procedura a tempo nei set troppo lunghi: servizio a rotazione, e se il ribattitore rimette 13 volte di fila, vince lui il punto. Il set resta a 11 con scarto 2.
  • Quanti set si giocano? Spesso best-of-5 o best-of-7. Verifica il bando gara.
  • Quando cambio lato? Dopo ogni set; nel set decisivo quando qualcuno arriva a 5.

Prossimi passi se giochi in Italia

  • In circolo/allenamento: decidi prima del via se usi mini-set (a 6, 7 o 9) per scaldarti. Poi torna alle regole ufficiali per la partita.
  • In torneo FITeT: leggi il bando per il format (best-of-5 o 7). Ripassa le regole di servizio e cambio lato.
  • Se arbitri: tieni sottomano una scheda punteggio e segna ogni punto a voce alta. Ferma il gioco se qualcuno dichiara 11-10 come fine set.
  • Se giochi con principianti: spiega prima “11 con due di scarto”, fai un esempio (11-9 ok, 11-10 no) e prova un mini-set a 6 solo per rompere il ghiaccio.

Consiglio pratico da campo: usa un ritmo verbale per non perdere i turni di servizio. Io ripeto “due a destra, due a sinistra, vantaggi uno-uno”. Sembra sciocco, ma in palestra con rumore e tensione salva da mille errori. E se ti alleni in garage come capita a me a Parma, avvisa gli spettatori felini: Lillo tenta sempre di rubare la pallina al cambio campo.

Credibilità delle regole citate

  • ITTF - Laws of Table Tennis 2025: definisce set a 11 con due di scarto, turni di servizio e expedite system.
  • FITeT - Regolamento Tecnico 2024/25: recepisce le stesse norme per competizioni in Italia.

Se devi spiegare al volo a chi ti chiede “ma non si finisce a 6?”, rispondi così: “No, per gare si gioca a 11 e devi staccare l’avversario di due. Se vuoi facciamo un mini-set a 6 per scaldarci, ma poi giochiamo serio.” Funziona sempre e taglia corto la discussione.

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