Dimentica i rumors e le critiche: Ranieri si mette davanti a taccuini e microfoni e difende, ancora una volta, il suo attaccante più discusso. Dovbyk, arrivato alla Roma dall’estate 2024 per la cifra pesante di 30,5 milioni di euro, continua a dividere. Eppure Ranieri rilancia: 'Sta facendo progressi, ricorda Edin Dzeko ai suoi inizi nella capitale'. Un paragone che pesa, quello con l’attaccante bosniaco che serve ancora da faro per molti in Trigoria: anche lui, sottolinea il tecnico, fece fatica a carburare all’inizio, prima di imporsi come una leggenda giallorossa.
Dovbyk, con 11 gol e 3 assist in campionato, non ha ancora trovato continuità ma secondo Ranieri il potenziale c’è tutto: 'Deve lavorare e migliorare, ma ha qualità vere.' Sensazioni che sanno di scommessa personale: il mister guarda oltre i numeri e la pressione che circonda il centravanti ucraino, diventato bersaglio facile soprattutto dopo alcune prove sottotono contro avversari diretti.
Alla vigilia di Roma-Fiorentina, Ranieri non esclude nulla nemmeno sul piano delle scelte offensive: 'Sì, possiamo pensare anche a una coppia Dovbyk-Shomurodov. È una delle opzioni su cui abbiamo ragionato.' Un’idea che incuriosisce parte della tifoseria, desiderosa di vedere soluzioni nuove dopo qualche partita stentata in zona-gol. L’esperienza di Ranieri si sente tutta quando evita facili entusiasmi: 'Parlare di qualificazione Champions? Roba da giornalisti, io penso solo ai prossimi novanta minuti.' Malgrado la recente serie di sette vittorie consecutive, la quota Champions sembra un miraggio: troppo altalenante il rendimento, troppe le coincidenze da incastrare per sperare davvero nel grande salto.
L’argomento mercato accende la conferenza, ma Ranieri smorza i toni: il futuro di Dovbyk sarà questione per il patron Dan Friedkin e la dirigenza a fine stagione. Nessuna fretta e zero polemiche: 'Deciderà la proprietà, ora conta solo il campo'.
C’è spazio anche per qualche battuta sulle occasioni da gol mancate nella recente sfida contro il Lecce: 'A volte sembra che questa Roma mi voglia far venire un infarto con le sue chance sprecate, ma è il bello e il brutto del nostro mestiere.' E proprio sulle emozioni forti Ranieri costruisce il suo rapporto con il gruppo, cercando di alleggerire la tensione di un finale di stagione che promette ancora scintille.
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