Regole tennis: può la racchetta oltrepassare la rete? Scopri cosa dice il regolamento

Regole tennis: può la racchetta oltrepassare la rete? Scopri cosa dice il regolamento lug, 30 2025 -0 Commenti

Immagina di essere su un campo da tennis, un match tiratissimo, e ti trovi davanti a una palla che rotola indietro, proprio vicino alla rete. Il pubblico trattiene il fiato. Tu segui la palla e, mentre la colpisci di volo, la tua racchetta supera il piano verticale della rete. Punto tuo? Penalità? Questo è un classico momento che divide la platea e che crea attimi di confusione anche tra tennisti esperti. Qui c’è molta più strategia e regolamento di quanto si creda.

La regola ufficiale: Racchetta oltre la rete, le parole del regolamento

La regola 25 del regolamento ufficiale ITF (International Tennis Federation) sembra lineare ma il suo significato si nasconde nei dettagli. Dice chiaro e tondo: "Un giocatore non può colpire la palla prima che abbia oltrepassato la rete verso il proprio lato". Tradotto: quando giochi il colpo, la palla deve essere almeno ancora parzialmente sul tuo lato del campo. Fin qui tutto facile, ma... cosa succede se la racchetta, dopo aver colpito la palla, supera la parte superiore della rete e finisce nel campo avversario? È una delle classiche domande da bar, ma la risposta c’è ed è ufficiale.

Secondo il regolamento ITF, la racchetta può tranquillamente attraversare la "linea immaginaria" sopra la rete, purché tu abbia colpito la palla prima che varchi completamente la rete. Questo succede spesso quando giochi uno smash a rete, oppure quando esegui una volee fulminea su una palla che ha un effetto così potente che sembra quasi tornare verso l’avversario da sola.

In pratica, se la palla ha raggiunto il tuo lato (anche solo una minima parte) e tu la colpisci da quel lato, puoi "seguire" il colpo oltre la rete con la tua racchetta, anche se il corpo resta ben dietro la linea. Se la racchetta tocca la rete? Altro caso classico: in questo caso il punto è perso, senza appello. Quel filo di corda che separa i due campi è intoccabile, racchetta e corpo inclusi. Ed è proprio qui che tanti errori, spesso per l’adrenalina del momento, costano caro anche ai professionisti: basta guardare le statistiche degli US Open o di Wimbledon sulle violazioni della "net rule".

C’è però un’eccezione spettacolare, che accende le curve durante i tornei: se la palla, a causa di vento o super effetto, torna indietro nel campo avversario senza che nessuno la tocchi (il famoso "over the net winner"), il regolamento consente di passare con la racchetta oltre la rete e colpire la palla nel campo opposto, purché non si disturbi l’avversario e la rete non venga toccata. È una scena rara, ma chi ama il tennis la sogna almeno una volta in carriera. Goran Ivanišević ci è riuscito proprio a Wimbledon, e la folla non ha smesso di parlarne per giorni.

Gestire la racchetta al di sopra della rete: errori comuni e curiosità professionali

Gestire la racchetta al di sopra della rete: errori comuni e curiosità professionali

Chi gioca nei circoli lo sa: i litigi su "racchetta oltre la rete" sono tra i più accesi. Spesso chi ha meno esperienza immagina che solo il corpo non debba oltrepassare la rete, mentre invece è la posizione della palla che comanda tutto. E i professionisti? Anche loro cadono in fallo. Una curiosità: durante il Roland Garros 2023, ben 13 partite hanno visto almeno un punto perso per contatto involontario con la rete. È successo anche a Novak Djokovic nella finale di Monte Carlo del 2022, eppure stiamo parlando di uno dei giocatori più attenti.

Ma non è solo questione di regole. Psicologicamente, saper gestire questi momenti critici cambia il corso di una partita. Se ti alleni a seguire il colpo con la racchetta – senza temere di scavalcare la linea immaginaria, purché la palla sia passata – diventi imprevedibile a rete. Il colpo "anticipato" con la testa della racchetta che prosegue oltre la rete è una delle mosse più temute nei tornei locali. E allenatori e maestri di tennis insegnano una cosa fondamentale: mai saltare troppo vicino alla rete per una volee, rischi di perdere equilibrio e sfiorarla con il corpo o la racchetta. Bastano pochi centimetri per passare dalla gloria alla sconfitta.

Per dare un’idea concreta di quanto incidono questi episodi nel professionismo, ecco una tabella con dati reali della stagione ATP 2024 sulle violazioni "net contact" e "over the net" durante tornei principali:

Torneo Punti persi per contatto con rete Punti persi per colpo irregolare oltre rete
Australian Open 21 7
Roland Garros 18 5
Wimbledon 25 6
US Open 19 8

Una vera batosta: sono dettagli che possono cambiare una carriera.

C’è anche un risvolto curioso ma utilissimo per i più giovani: imparare la regola aiuta a tenere i nervi saldi in partita. Chi teme di sbagliare finisce per giocare colpi troppo conservativi, regalando punti facili, mentre chi sa cosa può o non può fare – e si fida del proprio istinto – riesce spesso a sorprendere l’avversario, proprio perché rischia di più vicino alla rete. Non a caso, Federer in conferenza stampa disse: “Chi osa in quella zona ha sempre un vantaggio psicologico, perché mostra di conoscere davvero il campo”.

Consigli pratici per evitare errori e usare la regola a tuo favore

Consigli pratici per evitare errori e usare la regola a tuo favore

Adesso vediamo come allenare davvero il gesto tecnico e come sfruttare questa sottile, ma cruciale, regola. Prima regola: allena la percezione della posizione in campo. Ti sembra banale? Non lo è. Allenati con esercizi specifici vadano a migliorare la sensibilità del tuo corpo rispetto alla rete: gioca una serie di volee ravvicinate, cercando di restare sempre almeno 10 cm indietro rispetto al filo della rete. Così sviluppi la consapevolezza del rischio e diventi più rapido a correggere l’eventuale slancio della racchetta.

Metodo degli elastici: su molti campi da tennis i maestri attaccano un piccolo elastico colorato sopra la rete all’altezza centrale. Serve a ricordarti il "confine" che non devi oltrepassare con la racchetta o, soprattutto, con la mano. Qualcosa di simile si può fare anche a casa: prova con un filo (meglio rosso) tra due sedie per abituarti, anche solo con i colpi a vuoto, a migliorare il controllo della racchetta dopo aver colpito la palla.

Poi c’è il tema della reattività: chi gioca spesso a rete sa che il vero pericolo è l’impulso istantaneo. Il consiglio? Impara a chiudere il polso subito dopo il colpo, questo fa sì che la testa della racchetta non passi "fuori controllo" oltre la rete. Gli allenatori ai circoli di Roma, Milano e Torino propongono questo esercizio a tutti i livelli, junior e senior compresi.

Un errore comune è quello di farsi distrarre dal movimento dell’avversario: quando sei a rete e il tuo avversario colpisce la palla con uno strano effetto, tendi a perdere la concentrazione sul tuo corpo e a inseguire solo la traiettoria. Concentrati sempre su come procedere con il corpo rispetto alla rete, mai solo sulla palla. In allenamento, metti il focus anche sul recupero rapido della posizione, così eviti di avvicinarti troppo.

Per chi vuole diventare davvero temibile sotto rete esiste una "finta" usata spesso negli ultimi anni: simulare l’avanzata della racchetta oltre la rete senza mai realmente superarla – induce l’avversario all’errore, soprattutto nei doppi misti. È una tecnica usata da molte giocatrici del circuito WTA: la pressione psicologica che eserciti sul rivale induce spesso un errore forzato.

Infine, un appunto da non dimenticare mai: in partita non è mai il giocatore a giudicare l’eventuale infrazione della regola, ma è l’arbitro, coadiuvato eventualmente dai giudici di linea. Se hai dubbi sulla validità del colpo, continua a giocare e lascia la decisione alla sedia. Protestare inutilmente, oltre a deconcentrarti, può anche costare un warning ufficiale.

Ricapitolando: la racchetta può attraversare la rete solo dopo aver colpito la palla dal tuo lato, la rete non va mai toccata e il movimento va allenato con esercizi specifici. Sfrutta la regola a tuo vantaggio, fa' che diventi una delle tue armi tattiche. I campioni la usano sempre, e spesso fa la differenza.

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