Quando senti parlare di giovani talenti nel tennis, spunta sempre più spesso il nome di Sebastian Korda. Non è solo «figlio d’arte»: anche se il suo cognome fa subito pensare al padre Petr, vincitore dell’Australian Open ‘98, Sebastian sta costruendo qualcosa di tutto suo nel circuito ATP. E il bello è che lo fa con uno stile fresco, diverso da quello che vedi nei top player classici.
Ma come si arriva da ragazzo promettente ad essere una vera minaccia nei grandi Slam? Korda ha bruciato le tappe, vincendo il titolo Junior all’Australian Open nel 2018 e poi facendo subito notare tra i professionisti. Sa sfruttare perfettamente il suo fisico slanciato, specialmente col rovescio a due mani che fa spesso strabuzzare gli occhi agli addetti ai lavori. La mentalità? Fredda, ma non robotica. Può sbagliare, ma non si scompone: questo gli permette di gestire i momenti di tensione nei match senza andare in tilt, che è già tanta roba per la sua età.
Quando parliamo di Sebastian Korda parliamo di un ragazzo nato il 5 luglio 2000 a Bradenton, in Florida, ma con radici profondamente sportive che arrivano dalla Repubblica Ceca. Non è una scelta casuale se è finito nel tennis: suo padre Petr ha vinto uno Slam, sua madre Regina Rajchrtova ha giocato anche lei come professionista e le sue sorelle, Nelly e Jessica, sono tra le golfiste più forti d’America. Uno sportivo fin nel DNA.
Korda è alto 1,96 metri, che nel tennis moderno conta parecchio, soprattutto quando deve servire. Sin dell’inizio ha scelto di seguire una strada tutta sua: non ha mai nascosto la passione per i grandi del passato (Pete Sampras lo ha ispirato), ma ha saputo prendere solo il meglio e trovare un suo stile personale. Ha iniziato a giocare seriamente a otto anni, ma è stato a sedici che la cosa è diventata “da grande”: subito risultati nei tornei junior, poi il botto all’Australian Open junior vinto nel 2018. Sembrava solo un’altra promessa, invece ha fatto il salto vero.
Un aspetto che lo distingue subito dagli altri è la calma fuori e dentro il campo: si vede spesso che tratta qualsiasi punto come se non ci fosse pressione. Non per niente molti esperti lo considerano “maturo” anche rispetto a coetanei più esperti o blasonati.
Dati principali | Dettagli |
---|---|
Nascita | 5 luglio 2000, Florida, USA |
Altezza | 1,96 m |
Padre | Petr Korda (vincitore Australian Open 1998) |
Sorelle | Nelly e Jessica (golfiste professioniste) |
Vittoria importante Junior | Australian Open 2018 |
Per chi si chiede se essere figli di sportivi sia un vantaggio, con lui la risposta è “dipende come lo gestisci”: Sebastian si è preso molto dall’ambiente di casa, ma non permette che il cognome pesi. Nel suo tennis ci mette una leggerezza che sembra quasi strana tra i giovani di oggi, spesso più tesi di lui alla sua età.
Il percorso di Sebastian Korda tra i pro non è affatto stato banale. Appena vent'anni e già raggiunge gli ottavi al Roland Garros nel 2020, partendo dalle qualificazioni. Scagliava colpi precisi senza troppo rispetto per i più esperti. Sapevi che in quell'occasione era il più giovane americano ad arrivare così lontano nello Slam parigino dai tempi di Michael Chang?
Le sue prime stagioni sul circuito maggiore hanno avuto alti e bassi, ma il suo ranking è salito in fretta: a gennaio 2023 entra per la prima volta nella top 30 del mondo, complice anche la finale raggiunta all’ATP di Adelaide, dove ha portato Novak Djokovic al terzo set, lasciando tutti a bocca aperta. E non dimentichiamoci il suo primo titolo ATP a Parma nel 2021. Quel successo è stato il vero trampolino per farlo notare da chi pensa che negli Stati Uniti manchino nuove stelle nel tennis.
Qualcosa da tenere d’occhio sono anche le sue prestazioni nei tornei Masters 1000: nel 2022 ha battuto Carlos Alcaraz a Monte Carlo, segnando uno dei suoi exploit più pesanti contro il giovane numero uno spagnolo.
Anno | Risultati rilevanti | Rank ATP |
---|---|---|
2020 | Ottavi Roland Garros | 119 |
2021 | Titolo ATP Parma | 39 |
2022 | Vittoria su Alcaraz a Monte Carlo | 32 |
2023 | Finalista ATP Adelaide | 26 |
Cosa rende speciale questa ascesa? Korda resta umile e curioso. Dopo ogni torneo studia i dettagli che può migliorare, si circonda di uno staff familiare composto dalla madre (ex tennista anche lei) e dalle sorelle che giocano a golf a livello professionale. Questo mix gli permette di imparare in fretta, senza montarsi la testa. Chi vuol capire come si gestisce una crescita così rapida trova in Korda un modello meno appariscente, ma di sostanza.
Pochi giocatori di tennis giovani oggi hanno uno stile riconoscibile come Sebastian Korda. Non prova a copiare Federer, Djokovic o Nadal: ha costruito un suo modo di stare in campo, fatto di semplicità ed efficacia. Se guardi attentamente una sua partita, quello che salta subito all’occhio è il movimento del colpo, fluido ma assai compatto, soprattutto nel rovescio a due mani. Questo colpo spesso gli permette di girare lo scambio a suo favore, anche in situazioni scomode.
Al servizio, Korda mixa bene la precisione con l’effetto. Non è il classico bombardiere che punta tutto sulla potenza, ma mira spesso agli angoli per fare aprire il campo. E la cosa che sorprende: pur essendo alto oltre 190 cm, si muove molto bene lateralmente, senza quella goffaggine che si vede a volte nei giocatori alti. Questo gli consente di difendersi e di passare facilmente da una fase all’altra durante il punto.
Mentalmente è ancora giovane, ma ha già mostrato freddezza nei momenti decisivi. In diverse partite, ha recuperato da situazioni complicate restando lucido e senza strafare. Sembra poco, ma per uno della sua età nel circuito fa una differenza enorme.
Chi vuole prendere spunto dallo stile di Korda dovrebbe guardare come gestisce il ritmo degli scambi: rallenta, accelera, poi sorprende l’avversario. E per chi pensa che talento basti, lui dimostra che la solidità mentale e la cura dei dettagli tecnici sono fondamentali per fare il salto tra i grandi.
Sai che Sebastian Korda non è l’unico atleta in famiglia? La sorella Nelly è una delle golfiste più forti al mondo e l’altra sorella, Jessica, è pure lei una star del golf. In casa Korda, lo sport non manca mai: dicono che, da piccoli, ogni pranzo diventava una specie di mini-torneo. Questo clima di sana competizione ha formato la mentalità vincente di Sebastian.
Un’altra chicca: Sebastian è cresciuto in Florida, ma nei primi anni si è allenato anche con la madre Regina Rajchrtová, che giocava a tennis professionistico pure lei. La combinazione tra il metodo preciso del padre e l’approccio rilassato della madre si riflette oggi nel suo gioco.
Parlando di abitudini strane, Korda ha una vera passione per il golf (non poteva essere diversamente!). Ogni volta che il calendario lo permette, trapela che si fa volentieri una buca in compagnia delle sorelle. E, dopo le partite, il suo rituale fisso è mangiarsi un piatto di pasta, soprattutto quando gioca in Europa.
Ecco alcuni dati interessanti sulla sua carriera (aggiornati al 2025):
Anno | Titoli ATP | Best Ranking ATP | Vittorie vs Top 10 |
---|---|---|---|
2021 | 1 | 30 | 2 |
2023 | 1 | 24 | 3 |
2025 | 0 | 27 | 2 |
Se punti su Sebastian Korda in uno slam, ricordati che ha già fatto quarti a Wimbledon, con una freddezza quasi glaciale nei momenti decisivi. Chi lo segue nei social sa che non è il tipo da grandi show: preferisce mostrare carattere in campo piuttosto che su Instagram.
Guardando da vicino le scelte di Sebastian Korda, ci sono lezioni pratiche che puoi portarti a casa, anche se non hai mai impugnato una racchetta da professionista. Lui non punta tutto sul talento puro: ha costruito ogni aspetto del suo tennis con metodo e pazienza. In più, il suo team cura molto la preparazione fuori dal campo, dal recupero fisico all’alimentazione.
Guardando i dati stagionali del 2024 di Korda tra i professionisti, i numeri confermano quanto la disciplina sia la base dei suoi progressi:
Partite giocate | Vittorie | Break Point Salvati (%) | Errore non forzato medio a partita |
---|---|---|---|
48 | 29 | 66 | 15 |
Non sono solo numeri: dietro ci sono allenamenti mirati sulla difesa (vedi i break point salvati) e tanto lavoro sulla riduzione degli errori, parte essenziale se vuoi crescere non solo nel tennis, ma in qualsiasi sport.
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