Ernia al gomito: tutto quello che devi sapere

Se senti un fastidio al gomito dopo una partita, potresti avere l'ernia al gomito, più nota come tennis elbow. Non è un problema raro: molti giocatori, anche amatoriali, ne soffrono. In questo articolo ti spiego in modo semplice perché succede, come riconoscerla e quali passi puoi fare subito per sentirti meglio.

Cause e sintomi dell'ernia al gomito

Il tennis elbow nasce quando il tendine che collega i muscoli dell'avambraccio all'epicondilo laterale del gomito è sottoposto a sforzi ripetuti. Colpi di racchetta, servizi potenti o semplici esercizi di allenamento con presa stretta aumentano la tensione. Il risultato è un micro-danneggiamento del tendine, che si traduce in dolore.

I sintomi più comuni sono:

  • Dolore che parte dal gomito e si sposta verso l'avambraccio.
  • Fastidio quando si solleva un oggetto o si stringe la mano.
  • Difficoltà a fare il rovescio o a servire.
  • Sensazione di debolezza al braccio.

Il dolore peggiora di solito verso la fine della giornata, quando i muscoli sono già stanchi. Se noti questi segnali, è il momento di intervenire.

Rimedi e prevenzione per il tennis elbow

Il primo passo è dare al gomito il tempo di riposare. Smetti di giocare per almeno una settimana e riduci attività che richiedono sforzi con la mano. Poi, inizia con un protocollo di stretching e rafforzamento.

Stretching: allunga l'avambraccio con il braccio teso, la mano rivolta verso il basso. Spingi delicatamente le dita verso il basso per 30 secondi, ripeti 3 volte al giorno.

Esercizi di rinforzo: usa una borsa d'acqua o una banda elastica. Fai flessioni del polso verso l'alto (curl) e verso il basso (reverse curl) con 10-15 ripetizioni, 3 serie.

Un regrip corretto della racchetta può ridurre il carico sul tendine. Scegli un grip più spesso se il tuo mano è piccola, così il polso non deve fare forza eccessiva.

L'uso di una cuffia o tutore al gomito può dare supporto durante gli allenamenti. Non è una soluzione permanente, ma aiuta a controllare il dolore mentre il tendine guarisce.

In alcuni casi, fisioterapia è la soluzione migliore. Un fisioterapista può eseguire onde d'urto o iniezioni di PRP per stimolare la rigenerazione del tendine.

Non dimenticare la nutrizione. Una dieta ricca di proteine, omega‑3 e antiossidanti favorisce la riparazione dei tessuti. Anche l'idratazione è fondamentale: i tendini hanno bisogno di liquidi per mantenersi elastici.

Se il dolore persiste oltre due o tre settimane, è il momento di consultare un medico sportivo. Potrebbe essere necessario un intervento più specifico o una valutazione con ecografia per capire l'entità del danno.

Infine, la prevenzione è la chiave. Prima di ogni sessione, dedica 10 minuti a un buon warm‑up: rotazioni del braccio, sprint brevi, colpi leggeri. Alterna il tipo di colpi durante l'allenamento per non sovraccaricare sempre lo stesso muscolo.

Seguendo questi consigli, potrai tornare in campo più forte e con meno rischi di ricadere in un nuovo episodio di tennis elbow. Ricorda: ascoltare il tuo corpo è la miglior arma contro l'ernia al gomito.