Se ti capita di chiederti perché alcune palline sembrano più “morbide” di altre, la risposta sta nella pressione interna. Le palline depressurizzate sono state pensate proprio per dare una sensazione più lenta, più controllabile e meno stressante per il braccio. In questa pagina trovi spiegato in modo semplice come funzionano, quando conviene usarle e come sceglierle al meglio.
Una pallina da tennis standard contiene aria pressurizzata a circa 12 psi. Quando colpisci la palla, l’aria interna spinge fuori, creando rimbalzi rapidi e potenti. Nelle palline depressurizzate, invece, la pressione è molto più bassa, spesso intorno a 6‑8 psi, o addirittura il vuoto è parzialmente assorbito da una capsula di feltro più densa.
Il risultato è una palla che perde velocità più rapidamente e offre una traiettoria più prevedibile. Questo aiuta chi ha problemi di braccio, come il tennis elbow, perché la forza di impatto è minore. Inoltre, le palline più “soft” facilitano il controllo del ritmo, ideale per chi sta imparando o vuole lavorare sul posizionamento.
Le palline depressurizzate non sono solo un gadget: hanno usi concreti. Se giochi su superfici più lente (terra battuta, pista indoor) potresti trovare che le palline standard diventano quasi impazzite, mentre quelle depressurizzate mantengono un rimbalzo più costante. Per i junior, la pressione ridotta è più gentile su articolazioni ancora in sviluppo.
Un altro caso d’uso è l’allenamento di servizio: usando una pallina più leggera, puoi concentrarti sulla tecnica senza dover spingere troppo. Molti allenatori consigliano di alternare palline standard e depressurizzate durante le sessioni per abituare il giocatore a diverse velocità e spin.
Se ti preoccupa la durata, sappi che le palline depressurizzate tendono a perdere pressione più in fretta. Per questo motivo sono spesso vendute in confezioni più piccole (6‑12 pezzi) rispetto alle classiche 3 corrispondenze da 12. Tuttavia, se le usi su campi in buone condizioni e le conservi in una busta chiusa, possono durare altrettanto.
Come scegliere la migliore? Guarda l’etichetta: i produttori indicano la pressione in psi o la dicitura “low pressure”. Cerca marchi che garantiscano una copertura di feltro di qualità, perché una superficie ruvida aiuta a mantenere il feeling anche quando la pressione diminuisce. Leggi le recensioni dei giocatori della tua fascia di età: spesso scoprirai quale modello resiste meglio al calore della stagione estiva.
Infine, pensa al tuo budget. Le palline depressurizzate possono costare un po’ di più, ma se le usi per allenamenti mirati, l’investimento si traduce in meno infortuni e miglioramenti più rapidi. Non c’è bisogno di riempire il carrello di 36 palline se ne servono solo 12 per una settimana di lezioni.
Riassumendo, le palline depressurizzate sono ideali per chi cerca più controllo, meno impatto sul braccio e una sensazione più “soft”. Sceglile in base al livello di gioco, al tipo di campo e al tuo obiettivo di allenamento. Provale in una sessione di prova: il cambiamento si percepisce subito. Buon tennis e ricorda che la pallina giusta può fare la differenza tra una partita divertente e una fastidiosa.