Hai mai provato a colpire la palla con la stessa precisione di un pro, ma ti sei trovato a lottare per mantenere la concentrazione? Non sei solo. La maggior parte dei tennisti scopre che la performance dipende da più di una sola cosa: tecnica, fisico, mente e anche il team che ti sta intorno.
Il primo passo è capire che non serve solo correre sul campo. Un programma di forza specifico per il tennis, con esercizi per spalle, core e gambe, riduce le dolori e aumenta la velocità. Prova 3 serie di squat a corpo libero, 2 minuti di plank e 10 push‑up ogni giorno. In una settimana avvertirai più stabilità nei colpi.
Non dimenticare la mobilità. Dedica 5 minuti prima di ogni lezione a rotazioni delle anche e stretching delle braccia. Questo semplice rituale prepara le articolazioni al movimento rapido e diminuisce il rischio di epicondilite, nota anche come "tennis elbow".
Una racchetta leggera (260‑280 g) è perfetta se vuoi più controllare il colpo, mentre una più pesante ti dà potenza. Scegli il grip giusto: misura la distanza tra la punta del medio e la base del palmo; se il risultato è tra 10‑12 cm, il grip è adatto.
Le scarpe influiscono molto sulla stabilità della caviglia. Modelli con supporto laterale e suola in gomma non solo migliorano il movimento laterale, ma riducono le distorsioni. Prova le scarpe consigliate nel nostro blog sul tema per trovare il modello più confortevole.
Infine, la scelta delle palline conta. Palline nuove garantiscono rimbalzo costante; se usi palline usurate, il controllo dei colpi diminuisce e aumenti il rischio di errori.
Perfino il più grande campione ha un coach, un fisioterapista e un nutrizionista. Un allenatore analizza il tuo gioco, individua i punti deboli e ti dà un piano di miglioramento. Il fisioterapista ti guida nei recuperi e ti insegna esercizi di prevenzione. Un nutrizionista ti consiglia i cibi giusti per avere energia stabile durante partite lunghe.
Se non hai ancora un team, inizia con una consulenza di un fisioterapista locale o chiedi al tuo coach consigli su alimentazione. Piccoli aggiustamenti, come bere acqua a intervalli regolari o mangiare una banana prima del match, fanno la differenza.
Il tennis è un gioco di concentrazione. Tecniche di respirazione – inspirare per 4 secondi, espirare per 4 – aiutano a calmare il nervosismo nei momenti critici. Visualizzare il colpo perfetto prima di servirlo aumenta la probabilità di eseguirlo correttamente.
Imposta obiettivi giornalieri: “migliorare il servizio di 1 %” oppure “non perdere più di 2 punti di break”. Con obiettivi concreti, il focus rimane alto e la frustrazione diminuisce.
Ricorda che la performance non nasce da un solo allenamento, ma da una combinazione di corpo, mente e supporto. Metti in pratica questi consigli, osserva i risultati e adatta il piano secondo le tue esigenze. Il prossimo match potrebbe essere il tuo più forte, basta aver messo le basi giuste.