Tennis donne e uomini: pagare uguale, sì o no?

Tennis donne e uomini: pagare uguale, sì o no? mag, 21 2025 -0 Commenti

Ogni volta che si parla di premi nei tornei di tennis, la domanda arriva puntuale: uomini e donne dovrebbero guadagnare la stessa cifra? Sembra banale, ma basta guardare qualche post su Instagram per scatenare il caos. Numeri alla mano, oggi solo i quattro Grand Slam danno gli stessi soldi a uomini e donne. Negli altri tornei invece le cifre variano parecchio, e spesso le donne prendono meno.

Non è solo una lotta per “giustizia” o “principio”: i motivi sono intrecciati. C’è chi tira in ballo il numero di set giocati, chi il pubblico, chi i ricavi pubblicitari. Ma quali sono davvero le differenze? E ci sono ancora argomenti validi per lasciare una disparità nel 2025?

Da dove arriva la disparità di paghe

La disparità nei premi tra tennis donne e uomini nasce da una storia lunga e complicata. Per moltissimi anni, i tornei davano premi molto più alti agli uomini, basandosi su idee tipo “gli uomini giocano di più” o “attirano più spettatori”. Già negli anni ’70, tenniste come Billie Jean King hanno iniziato a dire basta, e il loro sforzo ha cambiato parecchie cose. Infatti, nel 1973 lo US Open è stato il primo Slam a garantire la parità dei premi.

Ma questa storia di differenze non si basa solo su tradizione o pregiudizi. Fino a pochi anni fa, in molti tornei ATP e WTA i montepremi erano – e in certi casi sono ancora – pesantemente sbilanciati. Spesso si cita anche la questione dei set: nel maschile si gioca al meglio dei cinque set negli Slam, mentre le donne ne fanno tre. Questo però non tiene conto del fatto che fuori dai grandi Slam quasi tutti giocano al meglio dei tre set.

Per rendere più chiari i numeri, ecco una tabella con i premi dei vincitori nei tornei principali nel 2024:

TorneoUominiDonne
Australian Open2,13 mln $2,13 mln $
Roland Garros2,5 mln €2,5 mln €
Wimbledon2,65 mln £2,65 mln £
US Open3 mln $3 mln $
Roma W1000963.225 €963.225 €
Montecarlo959.134 €-
Madrid1,2 mln €1,2 mln €

Come vedi, la parità c’è nei tornei più "ricchi", ma in molti eventi ATP 500 o WTA 500 i gap restano enormi. Le motivazioni? Gli organizzatori spesso tirano in ballo il numero di biglietti venduti, la copertura TV e gli sponsor. Ma le cose stanno davvero così? Nei prossimi paragrafi vedremo che i conti non sono sempre così scontati.

La situazione nei tornei più importanti

Nei quattro tornei principali, cioè Australian Open, Roland Garros, Wimbledon e US Open, uomini e donne prendono lo stesso premio dal 2007. Questa conquista non è arrivata da sola: pensando a Wimbledon, per esempio, ci sono volute le battaglie di tenniste come Venus Williams per convincere gli organizzatori che la parità salariale aveva senso anche nei fatti.

Ma cosa succede negli altri tornei? Ecco che la situazione cambia in fretta. Nei Masters 1000, molti eventi danno quasi lo stesso premio, ma non sempre è uguale. Prendiamo ad esempio il torneo di Roma 2024: il vincitore maschile ha portato a casa 963.225 euro, mentre la vincitrice femminile 699.690 euro, cioè quasi il 30% in meno. E non si tratta solo di Roma, ma di una tendenza ancora diffusa.

TorneoPremio uomini (2024)Premio donne (2024)Parità raggiunta?
Australian Open2,11 milioni €2,11 milioni €
Roland Garros2,4 milioni €2,4 milioni €
Wimbledon2,75 milioni €2,75 milioni €
US Open2,72 milioni €2,72 milioni €
Roma (Internazionali d'Italia)963.225 €699.690 €No
Madrid Open1,2 milioni €1,2 milioni €

Nei tornei WTA 500 e 250, i premi diventano ancora più bassi rispetto alle controparti ATP. Qui la differenza è ancora più netta, con casi dove il montepremi femminile vale meno della metà di quello maschile. Insomma, la vera parità esiste solo nei palcoscenici più grandi, mentre nel resto dell'anno le disparità rimangono evidenti.

Un consiglio per chi segue il tennis: le paghe vengono decise dagli organizzatori dei tornei insieme agli sponsor e alla federazione. Seguire le notizie sulle decisioni nei vari eventi aiuta molto a capire se qualcosa sta davvero cambiando o se restano solo promesse sulla carta.

Pubblico: chi guarda davvero di più?

Tanti dicono che il tennis maschile attira più spettatori, ma la realtà non è così semplice. Basta guardare i dati dei quattro principali tornei per capire che le partite femminili piacciono, e pure tanto. Nel 2023, la finale femminile degli US Open con Coco Gauff ha registrato più spettatori in TV rispetto a quella maschile: siamo arrivati a quasi 3,4 milioni contro 2,3 milioni secondo ESPN. Non è un caso isolato: anche la finale femminile di Wimbledon con Ons Jabeur ha superato i 2 milioni solo nel Regno Unito.

E se parliamo di social, alcune delle tenniste più forti raggiungono milioni di fan, da Iga Swiatek a Naomi Osaka. Questo conta molto per sponsor e visibilità. Anche dal vivo, negli Slam i biglietti per le semifinali e le finali femminili vengono spesso venduti subito, proprio come per gli uomini.

TorneoSpettatori Finale Femminile (TV)Spettatori Finale Maschile (TV)
US Open 20233,4 milioni2,3 milioni
Wimbledon 20232+ milioni2,6 milioni
Australian Open 20241,9 milioni2,2 milioni

Va detto che in alcuni eventi, specialmente quelli minori, lo share resta più alto per gli uomini. Ma quando si arriva ai grandi match, il tennis donne sa catturare l’attenzione. La vera differenza nasce dalla promozione e dall’orario delle partite: se i match femminili vengono programmati in prima serata, i numeri salgono. Ecco perché conviene sempre controllare i dati prima di farsi un’idea a caso.

Sponsor, visibilità e cassa: come gira il denaro

Parlando di soldi e premi, non si può ignorare il peso degli sponsor. Le aziende guardano una cosa sopra a tutto: la visibilità. E qui le sorprese non mancano. Negli ultimi anni, le finali di tennis donne come quelle degli US Open sono state spesso tra le partite più viste della stagione, superando anche quelle maschili. Quando Serena Williams o Naomi Osaka sono in campo, gli ascolti salgono alle stelle.

Le tenniste top sono tra le sportive più pagate al mondo grazie a sponsor come Nike, Adidas, e Rolex. Nel 2023, Forbes ha messo Iga Swiatek e Coco Gauff tra le dieci atlete più ricche per introiti pubblicitari. Questo vuol dire che le aziende vogliono il volto delle donne, non solo quello degli uomini.

Un dato interessante: la WTA (la lega femminile) sta crescendo in accordi commerciali e popolarità online, anche perché molte giocatrici usano i social per raccontarsi e attirare pubblico giovane. Più follower? Più interesse per i marchi.

Dall’altra parte, però, i tornei ATP (maschili) gestiscono budget più grossi e spesso attirano sponsor storici con cifre altissime. La storia pesa ancora, ma il gap si sta riducendo soprattutto nei tornei misti, dove la presenza delle donne fa davvero la differenza nel valore totale dell’evento.

Il succo? Oggi i soldi degli sponsor si muovono sempre più verso il tennis femminile, perché c’è richiesta e ci sono numeri che contano. Le tenniste protagoniste sanno vendersi e fanno spettacolo, e la parità nei premi sembra solo questione di tempo se il trend continua così.

Storie di tenniste che hanno fatto la differenza

Dietro la lotta per la parità salariale nel tennis donne ci sono volti precisi. Prendi Billie Jean King: nel 1973 ha creato la Women’s Tennis Association e ha messo pressione agli organizzatori dello US Open fino a ottenere la prima vera parità nei premi. Nello stesso anno, ha pure battuto Bobby Riggs in diretta mondiale, portando il tennis femminile sotto i riflettori come mai prima.

Anche Venus Williams ha cambiato la storia. A Wimbledon 2005 portava il tema direttamente in conferenza stampa, dicendo che le donne lavoravano tanto quanto gli uomini e non meritavano di meno. Due anni dopo, Wimbledon e Roland Garros hanno finalmente accettato di dare premi identici a donne e uomini: una conquista realizzata anche grazie alle sue parole.

Non solo le grandi di ieri: anche le attuali top player continuano a fare rumore. Naomi Osaka e Serena Williams, per esempio, di recente sono fra le sportive più pagate al mondo grazie ai loro sponsor, superando in visibilità buona parte dei colleghi maschi.

NomeAnnoRisultato
Billie Jean King1973Prima parità salariale allo US Open
Venus Williams2007Stessa paga uomini/donne a Wimbledon e Roland Garros
Naomi Osaka2023Atleta donna più pagata al mondo
Serena Williams2022Più titoli del Grand Slam nell’era Open

Questi nomi hanno aperto la strada a chi arriva oggi nei tornei più importanti. Ecco alcune cose pratiche da ricordare:

  • Informati su chi sta guidando la discussione nel tennis attuale, nelle interviste emergono spesso nuove voci.
  • Molte tenniste fanno attività anche fuori dal campo: campagne social, fondazioni, contratti con brand.
  • I dati mostrano che le vittorie pubbliche spesso cambiano la mentalità degli sponsor e degli organizzatori molto più delle regole scritte.

Suggerimenti per seguire il dibattito in modo informato

Quando si parla di parità salariale nel tennis donne, la confusione è dietro l’angolo: numeri, opinioni forti, fake news. Ma come si può seguire davvero il dibattito senza farsi fregare da commenti campati in aria?

  • Guarda i dati ufficiali: vai sui siti ATP, WTA e dei tornei principali. Per esempio, il sito di Wimbledon pubblica ogni anno i montepremi divisi per categoria.
  • Ascolta tutti i punti di vista: raccogli opinioni da tennisti, tenniste, esperti e fan. Spesso solo così capisci le vere motivazioni dietro certe scelte.
  • Sii critico/a con le fonti: evita i meme o le frasi prese da Twitter senza verifica. Meglio un’intervista reale che una battuta virale.
  • Confronta dati sul pubblico reale: ad esempio, nel 2024 la finale femminile degli US Open ha avuto ascolti solo leggermente inferiori a quella maschile, smentendo molti pregiudizi.
  • Segui chi fa domande scomode: giornalisti come Clare Balding o Ben Rothenberg spesso approfondiscono dettagli che sfuggono alle cronache veloci.
  • Occhio ai numeri degli sponsor: controlla come vengono spesi i soldi e quali atlete portano più visibilità. Qualche statistica può sorprenderti!

Ecco una tabella presa dai dati ufficiali dei Grand Slam 2024, che mostra i montepremi tra uomini e donne:

Torneo Vincitore Uomo (€) Vincitrice Donna (€)
Australian Open 2.025.000 2.025.000
Roland Garros 2.300.000 2.300.000
Wimbledon 2.350.000 2.350.000
US Open 2.350.000 2.350.000

Insomma, se vuoi parlare di parità nei premi del tennis, serve seguire canali attendibili, ragionare sui numeri reali e non smettere mai di farsi domande scomode. Solo così puoi avere un giudizio davvero tuo.

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