Hai mai sentito di una partita di tennis finita in pareggio? Sembra assurdo, ma la domanda spunta spesso, specie quando si guarda ad altri sport come il calcio o il basket, dove il draw è una possibilità reale.
Nel tennis invece le cose funzionano diversamente. Le regole sono impostate proprio per evitare un pareggio standard. Ogni match deve avere un vincitore, anche se serve giocare per ore sotto il sole cocente, come è successo nelle famosissime maratone di Wimbledon. Nessun “1-1 e tutti a casa” dopo il triplice fischio.
Se ti interessa capire perché il tennis sia così “allergico” ai pareggi, o magari vuoi scoprire se ci sono state eccezioni pazzesche nella storia, stai nel posto giusto. Ti spiego come funzionano i punteggi, quando può davvero accadere qualcosa di particolare e quali segnali leggere nei tabelloni dei tornei per non perdere il filo.
Sembra strano, ma nel tennis i pareggi praticamente non esistono. Le partite finiscono sempre con un vincitore e uno sconfitto. Questo vale in tutti i tornei professionistici e nella stragrande maggioranza delle partite amatoriali. È una delle poche discipline sportive dove il pareggio non è previsto dalle regole base.
Il punteggio si costruisce a set e game, e per vincere una partita bisogna ottenere un certo numero di set, a seconda della formula (al meglio dei tre o dei cinque set). Non c’è un conteggio di punti totale come altri sport: bisogna "chiudere" ogni set, il che elimina qualsiasi possibilità di finire in parità. Al massimo puoi trovare il set pari, come 1-1 nei set nei match femminili, ma la partita continua fino al verdetto finale.
C’è però qualche caso particolare che manda in confusione, specie per chi segue solo i risultati sui tabelloni online. Alcuni esempi:
Pensa che nei giochi a squadre tra nazioni, tipo Coppa Davis, in passato c’era la possibilità (rara) che un decisivo doppio non venisse disputato per mancanza di tempo o interesse e comparisse la dicitura "pareggio" nei tabelloni, ma è roba davvero da archivio storico e non tocca il concetto di vittoria vera e propria.
Sport | Pareggio possibile? |
---|---|
Tennis | No |
Calcio | Sì |
Basket | Raramente (solo prima dei supplementari) |
Pallavolo | No |
Quindi, quando guardi un risultato di tennis, se vedi due numeri, c’è sempre un vincitore. Il pareggio resta un miraggio, sia nei tornei più famosi che nei campetti tra amici la domenica.
Nel tennis, il pareggio semplicemente non esiste perché le regole ufficiali sono pensate per evitare questo risultato. Ogni partita deve avere un vincitore, senza eccezioni nelle competizioni principali come Grand Slam, Masters 1000 o tornei ATP e WTA. Il sistema dei set e dei game, infatti, è strutturato proprio per andare avanti finché qualcuno non porta a casa il punto decisivo.
A differenza di altri sport, nel tennis il punteggio avanza così:
Giusto per farti capire quanto sia raro vedere una situazione "bloccata": anche se piove, se manca la luce o succede qualcosa di imprevisto, la partita viene interrotta e poi ripresa il prima possibile. Nel frattempo, niente pareggi registrati nel tabellone.
Ecco una tabella che riassume i formati di punteggio più comuni e se prevedono possibilità di pareggio:
Formato Partita | Pareggio Possibile? |
---|---|
Grand Slam (best of 5 set) | No |
ATP/WTA (best of 3 set) | No |
Match di doppio | No |
Torneo amatoriale con limiti di tempo/luce* | Solo in casi rarissimi |
*In qualche torneo minore, se le condizioni non permettono di giocare e non si può posticipare il match, i giudici possono dichiarare "no result" o dare il passaggio del turno a chi è avanti, ma la regola è molto rara.
Morale della favola: nel tennis, il risultato deve sempre essere netto e chiaro, proprio per evitare discussioni e dubbi tra giocatori, spettatori e statistici. Non esistono pareggi come nel calcio o nel basket, e questa è una delle cose che rende il tennis unico nei suoi punteggi.
Ok, il tennis in teoria non ammette pareggi, ma nella pratica ci sono stati casi un po’ strani. Gli incontri possono essere interrotti o sospesi per vari motivi – pioggia, oscurità, infortuni, o anche pandemie… sì, è successo davvero. Ma questo non è un pareggio tradizionale tipo quelli che vedi nel calcio; spesso la partita viene semplicemente annullata, data senza vincitore, o si riprende in un altro momento.
Un caso famoso di “non risultato” è successo nella semifinale del doppio misto a Wimbledon 1911: interrotta dal maltempo e mai più ripresa, perché i partecipanti si sono ritirati dalla manifestazione. Segnato come 'non giocata', niente vincitore o perdente.
Più recentemente, durante la pandemia di Covid-19, diversi tornei sono stati prima sospesi e poi cancellati quando le sfide erano già iniziate. Niente punti né trofei assegnati: di fatto, tante partite sono finite in «nulla di fatto», mai ufficialmente concluse.
“Nel tennis professionistico, il pareggio vero non esiste, ma alcuni incontri finiscono interrotti o annullati. Comunque, non si parla di pareggio, bensì di match non concluso.”
- Andrea Gaudenzi, ATP Chairman, 2020
Un’altra situazione particolare capita con la Coppa Davis e l’ex Fed Cup: la sfida si gioca a squadre e quando una delle due raggiunge il punteggio necessario per vincere, le partite restanti a volte non si disputano – oppure le chiamano “dead rubbers” e vengono giocate solo per la bandiera, non contano per il risultato finale.
Ecco una tabella con alcune situazioni realmente accadute:
Anno | Torneo | Motivo Interruzione | Risultato Ufficiale |
---|---|---|---|
1911 | Wimbledon Doppio Misto | Maltempo/ritiro | Non giocata |
2020 | ATP/WTA varie | Pandemia Covid-19 | Cancellata |
2021 | Coppa Davis | Dead rubber | Non conta |
Tieni presente: nel punteggio ufficiale del tennis, il pareggio come esito finale resta impossibile, ma le eccezioni non mancano.
Quando ti capitano sott’occhio i tabelloni di un torneo di tennis, all’inizio possono sembrare un rebus. Ma la logica dietro è semplice, basta saper leggere i numeri nella giusta sequenza. Un tabellone mostra ogni match e i relativi punteggi, partendo dal primo turno fino alla finale.
Il punteggio di un match si legge per set, ad esempio 6-3, 4-6, 7-5. Il numero a sinistra è quello del giocatore elencato per primo (di solito chi ha vinto la partita, o chi era dalla parte superiore del tabellone), quello a destra dell’avversario. Ogni riga indica un set finito. Se vedi 6-0, significa "cappotto": il vincitore non ha lasciato nemmeno un game all'avversario in quel set.
Alcuni tornei hanno regole diverse per l’ultimo set. Per esempio, agli Australian Open e al Roland Garros, se il match arriva al set decisivo e le squadre sono ferme sul 6-6, l’incontro prosegue con il tie-break a 10 punti. A Wimbledon, invece, dal 2019, quando si arriva a 6-6 nel set finale, anche lì entra in gioco il super tie-break a 10.
Nei tabelloni online, spesso puoi cliccare sul punteggio per vedere anche i dettagli di ogni set, come ace, doppi falli e percentuali alla battuta. Se vuoi davvero capire chi ha giocato meglio, queste statistiche sono oro puro.
Una cosa fondamentale: nei risultati tennis non troverai mai un pareggio. Se vedi i numeri divisi, c’è sempre un vincitore — oppure è successo qualcosa di particolare, come un ritiro. Nessuna eccezione per partite finite “alla pari” come si vede in altri sport.
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