Epicondilite laterale: guida pratica per sconfiggere il tennis elbow

Se provi dolore al gomito ogni volta che colpisci la pallina, probabilmente stai vivendo l'epicondilite laterale, conosciuta anche come tennis elbow. Non è una condizione riservata solo ai professionisti: anche chi gioca una volta a settimana può incappare. La buona notizia è che, con i giusti accorgimenti, il fastidio si può ridurre rapidamente.

Cause e sintomi più comuni

L'epicondilite nasce quando i muscoli e i tendini dell'avambraccio vengono sovraccaricati. Gli sport che richiedono movimenti di rotazione del polso, come il tennis, aumentano il rischio, ma anche lavori manuali ripetitivi o l'uso scorretto del mouse possono innescare il problema. I sintomi tipici includono:

  • Dolore localizzato sul lato esterno del gomito.
  • Fastidio che peggiora con la presa della racchetta o con il sollevamento di oggetti leggeri.
  • Debolezza nella mano, soprattutto quando si cerca di stringere qualcosa.

Se noti questi segnali, è il momento di agire: una diagnosi precoce riduce il tempo di recupero.

Strategie di trattamento efficaci

Il primo passo è ridurre il carico sul gomito. Metti in pausa gli allenamenti intensi per una o due settimane e usa un tutore o una fascia anti‑epicondilite durante le attività quotidiane. La fascia esercita una leggera pressione sull'avambraccio, diminuendo la tensione sui tendini.

Passa poi agli esercizi di stretching e rinforzo. Ecco una routine semplice da fare a casa:

  1. Stretch del polso: appoggia il palmo sul tavolo con le dita rivolte verso il corpo, poi spingi delicatamente il dorso della mano verso il basso per 30 secondi.
  2. Esercizio di estensione: con un piccolo peso (500 g), solleva il dorso della mano verso l’alto, tenendo l’avambraccio stabile. 10 ripetizioni, 3 serie.
  3. Flesso‑estinzione: alterna un movimento di flessione del polso con uno di estensione, usando una bottiglia d’acqua. 15 ripetizioni, 2 serie.

Il dolore può persistere, ma se la tensione diminuisce, continua la routine per almeno quattro settimane.

Quando gli esercizi non bastano, puoi valutare trattamenti professionali. La fisioterapia con tecniche di massaggio e terapia manuale aiuta a sciogliere i nodi muscolari. Le onde d'urto (shockwave) sono un'opzione efficace per chi ha una cronica epicondilite: il paziente sente un leggero fastidio, ma i risultati in termini di riduzione del dolore sono rapidi.

In casi più severi, il medico può suggerire infiltrazioni di cortisone o, raramente, un intervento chirurgico. Queste soluzioni sono riserve di ultima istanza, perché comportano tempi di recupero più lunghi.

Infine, non dimenticare la corretta tecnica di gioco. Un coach esperto può correggere il grip e la posizione del braccio, riducendo la pressione sul gomito. Anche la scelta della racchetta è importante: opta per un modello con un bilanciamento più neutro e un grip adeguato alla tua mano.

Riassumendo, per vincere l'epicondilite devi:

  • Riposare e usare un tutore.
  • Seguire una routine di stretching e rinforzo.
  • Considerare fisioterapia o onde d'urto se il dolore persiste.
  • Migliorare la tecnica di gioco e la scelta dell’attrezzatura.

Con questi passi, tornerai a colpire la palla senza timore di scricchiolii al gomito. Se il dolore non migliora dopo due settimane di auto‑trattamento, prenota una visita fisioterapica: intervenire prima è sempre la scelta migliore.