Ti è capitato di vedere una partita finire 6‑6 e chiederti cosa succede dopo? Quello è il classico pareggio che porta al tiebreak, il momento in cui il match può cambiare in un attimo. Qui ti spiego in modo chiaro quando compare, come si gioca e quali trucchi usare per non perdere il controllo.
Nel tennis un set si chiude quando uno dei due giocatori arriva a sei giochi con almeno due giochi di vantaggio (per esempio 6‑4). Se il risultato è 6‑6, si dice che il set è in pareggio e si attiva il tiebreak. Il tiebreak è una mini‑partita che si gioca fino a 7 punti, ma devi vincere con almeno due punti di scarto (7‑5, 8‑6, ecc.).
Le regole variano solo nei tre set finali dei tornei più tradizionali: a Wimbledon, ad esempio, l’ultimo set non ha tiebreak fino a 12‑12 (dal 2019 è cambiato, ma è un caso raro). Nella maggior parte dei tornei ATP, WTA e Challenger, il terzo set prevede comunque il tiebreak a 6‑6.
Il pareggio è importante anche perché influisce sul punteggio finale: quando leggi un risultato 7‑6(5), il numero tra parentesi indica il punteggio del tiebreak (in questo caso 7‑5). Se vuoi approfondire, dai un’occhiata al nostro articolo “Apice nel punteggio tennis: cosa significa 7^5 e 7-6(5) sullo score”.
Il tiebreak è un concentrato di pressione. Ecco qualche dritta veloce:
Se vuoi più dettagli su come adattare la tua strategia al punteggio, leggi anche l’articolo “Strategia nel tennis in base al punteggio: guida pratica per ogni game”.
In sintesi, il pareggio non è solo un caso di punteggio uguale, è il punto di svolta dove una buona preparazione mentale e tattica fa la differenza. Preparati al tiebreak in allenamento, prova le tecniche di servizio e ritorno, e quando arriverà il momento, sarai pronto a chiudere il set con sicurezza.