Se sei in campo e improvvisamente il cielo si apre, la prima domanda è: si può continuare a giocare? La risposta dipende da regole precise e da come la pioggia influisce sulla superficie e sulla pallina. In questa pagina trovi tutto quello che serve per capire quando fermare il match, come riprenderlo e quali consigli seguire per non rovinare l’attrezzatura.
Gli arbitri hanno il compito di valutare la sicurezza. Se la pioggia rende la pista scivolosa o la pallina troppo bagnata, l’arbitro chiama “rain delay”. In pratica, si ferma quando:
Nel caso di campi in erba, la soglia è più bassa: basta un po’ di umidità per far scivolare la palla. Su cemento o pista sintetica la pioggia deve essere più intensa per giustificare l’interruzione.
Una volta che la pioggia si placa, l’arbitro controlla la pista. Se è asciutta o è stata coperta con teli riscaldanti, si può ricominciare. Le palline devono essere cambiate perché quelle bagnate influiscono sulla velocità e sulla traiettoria. Il giocatore che ha il servizio al momento della sospensione riprende al punto in cui era.
Ecco qualche dritta per non perdere troppo tempo:
Ricorda che la sicurezza viene prima di tutto: una caduta su un campo bagnato può causare infortuni seri. Se sei incerto, chiedi sempre all’arbitro o al direttore di campo di valutare la situazione.
Con queste regole in mente, potrai affrontare qualsiasi temporale senza panico. La pioggia non è più un ostacolo, ma un elemento da gestire con intelligenza.