Se stai per prendere la racchetta per la prima volta, la parte più difficile è capire da dove partire. Non serve spendere una fortuna o voler essere perfetto subito: basta avere le basi giuste e un po' di costanza. In questo articolo trovi tutto ciò che ti serve per muovere i primi passi sul campo, senza perdere tempo né soldi.
La prima decisione è la racchetta. Per chi è alle prime armi una racchetta leggera (tra 260 e 280 g) è ideale perché riduce la fatica al braccio e aiuta a controllare la palla. Il bilanciamento deve essere più verso la testa (head‑heavy) così la pallina arriva più veloce senza sforzi. Se possibile prova diversi grip size: la misura più comune è 4 ⅛, ma se le dita sono più grandi scegli 4 ¼.
Le scarpe non sono escluse. Opta per un modello con suola in gomma a tasselli piccoli, che offre aderenza su cementi e terra battuta. Il supporto laterale è fondamentale per evitare distorsioni alla caviglia, soprattutto nei primi mesi quando il corpo si abitua a spostamenti rapidi.
Per le palline, usa quelle “pressurizzate” standard nei primi allenamenti. Sono più morbide e ti permettono di sentire meglio l’impatto. Cambiale ogni 6‑8 giochi: una pallina consumata perde rimbalzo e può farti correggere il colpo in modo sbagliato.
Il primo colpo da imparare è il “forehand” a due mani: è più stabile e ti dà più potenza finché non ti senti a tuo agio. Inizia con una presa continentale, poi passa a quella semi‑occidentale per più spin. Concentrati sul movimento del corpo, non solo sul braccio: ruota le anche, porta il peso in avanti e mantieni il polso rilassato.
Il servizio può sembrare complicato, ma basta praticare il lancio della palla a circa 2 metri di altezza, poi spingere verso l’alto con il braccio e ruotare il tronco. Non preoccuparti della velocità; punta a fare una buona aerodinamica e a mettere la palla in zona di servizio opposta.
Allenati 2‑3 volte alla settimana, alternando 30 minuti di esercizi di footwork (scatti laterali, cambi di direzione) a 30 minuti di colpi al muro o con un partner. Usa il muro per migliorare la consistenza: colpisci la palla contro il muro, cerca di mantenerla in gioco il più a lungo possibile.
Infine, non dimenticare il riscaldamento: 5‑10 minuti di corsa leggera, esercizi di stretching dinamico per spalle, polsi e gambe. Un buon warm‑up riduce il rischio di “tennis elbow” e prepara i muscoli a dare il meglio.
Con questi semplici passi, avrai le basi solide per divertirti e migliorare giorno dopo giorno. Ricorda: il tennis è un gioco di costanza, non di scatti. Se ti alleni regolarmente, i progressi arriveranno prima di quanto pensi.