Se senti un fastidio al braccio che peggiora quando colpisci la palla, probabilmente sei alle prese con il gomito del tennista, noto anche come epicondilite laterale. Non è un problema raro: molti giocatori, dai principianti ai professionisti, ne soffrono. La buona notizia è che con le giuste mosse puoi ridurre il dolore, tornare in campo e, se necessario, curarlo in modo efficace.
Il dolore nasce quando i tendini che collegano i muscoli dell'avambraccio all'epicondilio laterale (l'osso del gomito) vengono sovraccaricati. Colpi ripetuti, una presa troppo stretta sulla racchetta o un grip troppo grande aumentano lo stress. Anche una tecnica sbagliata, ad esempio un servizio troppo potente o una rotazione del polso poco controllata, può accelerare l'infiammazione.
Altri fattori di rischio includono:
Il sintomo più comune è un dolore sordo nella parte laterale del gomito, che può irradiarsi lungo l'avambraccio. Spesso peggiora quando fai:
Se il dolore è presente anche a riposo o ti costringe a fermare l'attività, è il momento di agire.
La prevenzione è più facile di quanto pensi. Ecco tre passi semplici da inserire nella routine:
Quando il dolore è già presente, ecco cosa funziona nella pratica:
Se dopo due settimane il dolore persiste, è il caso di consultare un medico sportivo o un ortopedico. Potrebbe essere necessario un intervento più mirato, come infiltrazioni di cortisone o, in rari casi, un intervento chirurgico.
Una volta che il dolore è sotto controllo, riprendi gradualmente il gioco. Inizia con colpi leggeri, aumenti il ritmo solo se non avverti fastidi. Continua con gli esercizi di forza e lo stretching anche durante la stagione competitiva: mantenere i tendini forti è la miglior difesa contro ricadute.
Ricorda, il gomito del tennista non è una condanna permanente. Con attenzione al grip, un riscaldamento adeguato e qualche esercizio di rafforzamento, puoi giocare più a lungo e senza paura di dolori improvvisi.