Gomito del tennista: tutto quello che devi sapere

Se senti un fastidio al braccio che peggiora quando colpisci la palla, probabilmente sei alle prese con il gomito del tennista, noto anche come epicondilite laterale. Non è un problema raro: molti giocatori, dai principianti ai professionisti, ne soffrono. La buona notizia è che con le giuste mosse puoi ridurre il dolore, tornare in campo e, se necessario, curarlo in modo efficace.

Perché nasce il gomito del tennista?

Il dolore nasce quando i tendini che collegano i muscoli dell'avambraccio all'epicondilio laterale (l'osso del gomito) vengono sovraccaricati. Colpi ripetuti, una presa troppo stretta sulla racchetta o un grip troppo grande aumentano lo stress. Anche una tecnica sbagliata, ad esempio un servizio troppo potente o una rotazione del polso poco controllata, può accelerare l'infiammazione.

Altri fattori di rischio includono:

  • scarso riscaldamento prima della partita;
  • muscoli dell'avambraccio poco tonici;
  • uso di racchette troppo pesanti o troppo rigide;
  • lavori manuali che richiedono sforzi simili a quelli del tennis.

Come riconoscere i sintomi

Il sintomo più comune è un dolore sordo nella parte laterale del gomito, che può irradiarsi lungo l'avambraccio. Spesso peggiora quando fai:

  • colpisci la palla con il dritto o il rovescio;
  • sollevi oggetti usando il braccio anteriore;
  • fai un movimento di prensione, come stringere una mano.

Se il dolore è presente anche a riposo o ti costringe a fermare l'attività, è il momento di agire.

Strategie di prevenzione

La prevenzione è più facile di quanto pensi. Ecco tre passi semplici da inserire nella routine:

  1. Riscaldamento mirato: dedicare 10‑15 minuti a esercizi di rotazione del polso, estensioni dell'avambraccio e piccoli scatti con la racchetta. Il riscaldamento aumenta il flusso sanguigno e rende i tendini più elastici.
  2. Grip corretto: controlla che la misura del grip sia adatta alla tua mano. Un grip troppo grande costringe il polso a ruotare e sovraccarica i tendini.
  3. Allenamento della forza dell'avambraccio: esercizi con bande elastiche, curl inversi e presa del martello rafforzano i muscoli stabilizzatori, riducendo lo stress sul gomito.

Rimedi efficaci per chi ha già il dolore

Quando il dolore è già presente, ecco cosa funziona nella pratica:

  • Ghiaccio: applica 15‑20 minuti, 3‑4 volte al giorno, soprattutto dopo l'allenamento. Il freddo limita l'infiammazione.
  • Riposo attivo: evita di colpire per alcuni giorni, ma non fermarti del tutto. Fai esercizi leggeri di stretching per mantenere la mobilità.
  • Fisioterapia: un fisioterapista può usar​e ultrasuoni, onde d’urto o massaggi specifici per accelerare la guarigione.
  • Farmaci anti‑infiammatori: ibuprofene o naprossene aiutano a gestire dolore e gonfiore, ma usali solo per brevi periodi e secondo le indicazioni.
  • Tutore per epicondilite: un supporto in gomma o una fascia a compressione limitano il movimento del tendine, diminuendo il carico durante le attività.

Se dopo due settimane il dolore persiste, è il caso di consultare un medico sportivo o un ortopedico. Potrebbe essere necessario un intervento più mirato, come infiltrazioni di cortisone o, in rari casi, un intervento chirurgico.

Ritorno in campo in sicurezza

Una volta che il dolore è sotto controllo, riprendi gradualmente il gioco. Inizia con colpi leggeri, aumenti il ritmo solo se non avverti fastidi. Continua con gli esercizi di forza e lo stretching anche durante la stagione competitiva: mantenere i tendini forti è la miglior difesa contro ricadute.

Ricorda, il gomito del tennista non è una condanna permanente. Con attenzione al grip, un riscaldamento adeguato e qualche esercizio di rafforzamento, puoi giocare più a lungo e senza paura di dolori improvvisi.